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lezione delle attrezzature: il parisienne sostituisce il più

classico tine la scelta ricade su strumenti dal tagliovintage

o classico. Prodotti che si conoscevano anche in passato,

ma erano relegati a una nicchia, mentre oggi si trovano

con facilità presso rivenditori specializzati e online.

Al banco oggi si prendono in prestito tecniche dal mon-

do della cucina, soluzioni innovative per emozionare il

cliente. Pur non essendo contrario a questo fenomeno,

Giancarlo Mancino

ha un approccio molto più lineare

e definitivo: “Penso che un grande locale possa anche

avere una drink list di soli otto cocktail, ognuno dei quali

miscelati con i giusti prodotti, con attrezzature di qualità,

il giusto ghiaccio e serviti nel bicchiere più adatto”.

Più attenzione anche alla lavorazione del ghiaccio, perché

il cocktail non deve mai essere annacquato: “Con la mia

azienda offro veri e propri Ice Program. Facciamo capire

come scegliere il ghiaccio, come tagliarlo, possiamoanche

personalizzarlo con delle scritte”.

Si lavora con blocchi di ghiaccio interi come si faceva

alla vecchia maniera, dopotutto un tempo non esistevano

macchine del ghiaccio.

VERSO IL FUTURO

A portarci a un giusto epilogo di questo viaggio non po-

teva che essere

Danilo Bellucci

, esperto di marketing e

comunicazione, da sempre vicino al mondo del Beverage

e dell’Hospitality.

Oggi si definisce scherzosamente ‘il nonnodei bartender’:

ne ha conosciuti tanti, li ha visti crescere, partecipare e

trionfare alle competizioni da lui organizzate.

Quandogli chiediamocosa è cambiato inquesti trent’anni

ci risponde che ha assistito a un ciclo più che a una me-

tamorfosi: il bar è stato protagonista di un eterno ritorno

vestito di costumi diversi.

Dai grandi barman classici ai mixologist abbiamo sempre

avuto ricercatori e professionisti curiosi, solo dall’abito

diverso. Una volta si parlava solo di barman classici, fedeli

alle 100 ricette IBA, oggi ci sono più tipologie di professio-

nisti e servono quelle stesse ricette, a volte nella versione

originale, altre rivisitata.

I nostri ciceroni

della miscelazione

Flavio Esposito

Al banco bar e in cucina già

da giovanissimo,

Flavio ha alle spalle

quindici anni di esperienza

nei migliori ristoranti e

alberghi d’Italia. Oggi è

Food&Beverage Manager

presso Boutique 12 a Milano.

Max Morandi

Ritratto del

bartender hipster.

Max è trainer Planet

One e fa anche

parte del team

dello Small Batch,

bar rivelazione di

Abano Terme.

Michel Granpasso Orlando

Milanese ma toscano

d’adozione, è stato

formatore per AIBES e bar

manager per l’apertura di

Bæst a Copenhagen. Fino

al prossimo viaggio, la

sua casa è il Fusion Bar &

Restaurant di Firenze.

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