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Mixer

MAGGIO 2016

PUBBLICO ESERCIZIO

Pasticcerie

no più del 2 / 4% del mercato, senza contare che una

pasticceria normale ha grandi difficoltà a certificare un

prodotto per celiaci o allergici. Per quanto riguarda il

biologico, nessuno me l’ha mai chiesto. A volte uso le

farine integrali, ma alla fine ciò che importa è fare un

prodotto eccellente.

Come deve essere un locale oggi per incontrare i

favori del pubblico?

Si cerca la novità, stancano i locali che da anni non ven-

gono rinnovati sotto nessun aspetto e si va alla ricerca

di qualcosa di nuovo, a partire dal prodotto certo, ma

anche l’ambiente deve essere piacevole.

Il tuo com’è?

Ho 15/20 posti a sedere per il pranzo per il quale

proponiamo piatti sfiziosi e ben presentati. Una parte

è dedicata al bar, poi naturalmente c’è la pasticceria, e

5 o 6 tipologie di pane in vendita.

È necessario diversificare la proposta.

Una volta potevi offrire solo la pasticceria,

oggi devi avere anche il caffè perché attira i clienti nel

locale. C’è il cioccolato e la gelateria, con una decina

di gusti che cambieranno e saranno un po’ diversi dal

solito. Il gelato da pasticceria è diverso da quello da

gelateria, ha un gusto più ricco e intenso.

Cosa va al momento in pasticceria?

È molto richiesto il dessert monoporzione perché dà

la possibilità di avere gusti diversi invece di comprare

un’unica torta per tutti. La pasticceria mignon va sem-

pre, ma se ne acquista meno.

L’esperienza all’estero cosa ti ha insegnato?

Sono stato due anni a San Francisco dove ho aperto

una società per vendere la torta Jessica monoporzione

I SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA SONO

LA TORTA JESSICA, LA RIVISITAZIONE

DEL BONET IN VERSIONE PICCOLA

PASTICCERIA E IL MONDO DEL CIOCCOLATO

“La mia è una

pasticceria per tutti.

Non la trovo complicata,

molti prodotti sono

semplici, direi

semplicemente fatti

bene. Gioco molto

sulla presentazione,

o meglio sulla

personalizzazione

della presentazione”.

“Personalmente cerco

sempre l’equilibrio,

sotto tutti i fronti, gusti

e sapori.

Ricerco l’armonia.

È questo che fa

la differenza”.