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MAGGIO 2016

Mixer

27

Ilmondo stadiventando

,mutuandounaggettivomolto

in voga, “

glocale”

: con le nuove tecnologie non soltanto

si può comunicare in tempo reale con l’altra parte del

globo, ma anche rinforzare e riscoprire le radici di una

località. Lo testimonia, per esempio, il proliferare delle

“social streets” su Facebook, pagine attraverso cui i

residenti di una via possono conoscersi e socializzare.

Essere “local” oggi non solo è profittevole: è giusto.

M

COME MICROCREDITO

Il drammatico paradosso dell’accesso al credito finan-

ziario è il fatto che proprio chi ne avrebbe più bisogno

viene tagliato fuori dalla mancanza di garanzie, o dalla

loro insufficienza: in Italia, quanti bar e ristoranti hanno

dovuto chiudere, o non hanno mai aperto, a causa delle

crescenti difficoltà nell’ottenere un prestito dalle ban-

che? E quanti piccoli imprenditori, ricoperti dai debiti,

sono caduti per disperazione nelle maglie dell’usura?

Il microcredito – nato negli anni 80’ tra le campagne del

Bangladesh–punta a risolverequeste contraddizioni con

una ricetta semplice:

garantire piccoli prestiti a chi è

escluso dal circuito finanziario convenzionale.

Ha

funzionato per salvare dalla fame i contadini del sud del

mondo, e oggi si sta diffondendo sempre di più anche

qui, nell’Europa post-crisi travolta dal “credit crunch”.

Nei Paesi dell’Unione Europea il microcredito è definito

come

“credito non assicurato per una somma fino a

25mila euro”

, e il suo valore complessivo è aumentato

consistentemente negli ultimi anni, con Spagna e Italia

a fare da capofila. Oggi esistono molte altre realtà spe-

cializzate in microcredito, diffuse su tutto il territorio

nazionale e spesso affiancate da contributi erogati pub-

blicamente, soprattuttoa livello regionale. Ausufruiredei

microprestiti sono soprattutto famiglie,ma anchepiccole

imprese, molte delle quali nel settore della ristorazione e

dell’ospitalità. Certo, con un microprestito non si fanno

miracoli. Ma, come insegna il caso del crowdfunding,

dietro a queste cifre con pochi zeri si nasconde un

tesoro molto più grande: la fiducia verso l’altro. Forse

l’unico modo efficace per fare uscire definitivamente il

Paese da una crisi che non è soltanto economica, ma

ha radici più profonde e difficili da estirpare.