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Mixer

MAGGIO 2016

GLI ESPERTI

Marketing&Management

L

a parola

menu

è comparsa per la prima

volta nella lingua francese nel lontano 1761

e indicava la lista delle vivande servite in

un pranzo alla corte di un sovrano o di

un grande nobile.

Oggi, come affermo nel mio libro “

Strategie di

vendita per un ristorante di successo

”, il menù

deve accrescere anche la cosiddetta

guest check

,

ossia la voglia di provare da parte del cliente,

diventando, così, una specifica e importante

leva di marketing

delle aziende ristorative.

Durante i miei corsi di Restaurant Management,

uno degli argomenti “protagonisti” è il

Menu

Engineering

. Attraverso un percorso molto

pragmatico, “erudisco” il

progettista

, o meglio

l’

ingegnere

del menù, a comprendere come ren-

dersi

responsabile attivo nell’influenzare po-

sitivamente il comportamento e le scelte del

cliente

. Creare il “giusto” menù per il proprio

locale, innanzitutto presupporrà adattarlo alla

realtà e alle esigenze della propria “tipologia

ristorativa” in cui si opera. Pertanto, occorrerà

chiedersi a che tipo di clientela ci si rivolga, cosa

si desidera “proporre” come propria immagine

e a quale prezzo.

È importante che il menù non sia visto come una

“legge inderogabile”, come uno schema rigido;

per diventare una buona

leva commerciale

è

necessario sia duttile e proattivo alle esigenze

aziendali. Inoltre, da alcune indagini condot-

te da società specializzate nell’analizzare gli

“orientamenti” dei consumatori, risultano una

serie di “codici” comportamentali abbastanza

comuni a tutti noi, ravvisabili nell’approccio

al menu di un ristorante. Proviamo a citarne

qualcuno.

È provato che il simbolo della moneta accan-

to ai piatti funzioni da deterrente per chi sia

in procinto di scegliere una vivanda (meglio

quindi ometterlo), così come il formato stesso

della carta (se di grandi dimensioni può sem-

brare che i piatti siano più costosi) o la grafica

troppo preziosa.

Unmenùben comunicativo, che evochi continuità

e corrispondenza con la filosofia e l’immagine

del locale,

indubbiamente diventerà unottimo

strumento di vendita

.

Inoltre, mi piace ricordare che oggi chi vende e

serve cibo e bevande

lo fa offrendo emozioni

e il menù,

quale fondamentale

elemento di

contatto

che l’azienda ristorativa ha con il

proprio cliente

, non potrà esimersi da questa

specifica comunicazione.”

M

Chi fosse interessato a contattare l’autore può farlo

scrivendo a:

www.ppuntoimparato.it www.thefoodandbeverage.it www.aprire-un-ristorante.it

Paola Imparato

è un

Hospitality Business Developer

e il

core

della sua attività è la

formazione manageriale per

le aziende del mondo

Ho.Re

.

Ca. Vive e lavora fra Napoli

e Bologna e vanta un’ampia

esperienza come organizzatrice

e docente di corsi di Food

and Beverage Management,

di Restaurant Marketing, di

Motivazione del Personale

Stagionale e di Conduzione

Profittevole di una StartUp.

PAOLA IMPARATO

DI PAOLA IMPARATO

COMUNICATIVO, CHE EVOCHI CONTINUITÀ

E CORRISPONDENZA CON LA FILOSOFIA

E L’IMMAGINE DEL LOCALE.

ECCO COME FARE DEL MENÙ UN OTTIMO

STRUMENTO DI VENDITA

Il menù

del ristorante,

il tuo biglietto

da visita