88
Mixer
MAGGIO 2016
GLI ESPERTI
Marketing&Management
L
a parola
menu
è comparsa per la prima
volta nella lingua francese nel lontano 1761
e indicava la lista delle vivande servite in
un pranzo alla corte di un sovrano o di
un grande nobile.
Oggi, come affermo nel mio libro “
Strategie di
vendita per un ristorante di successo
”, il menù
deve accrescere anche la cosiddetta
guest check
,
ossia la voglia di provare da parte del cliente,
diventando, così, una specifica e importante
leva di marketing
delle aziende ristorative.
Durante i miei corsi di Restaurant Management,
uno degli argomenti “protagonisti” è il
Menu
Engineering
. Attraverso un percorso molto
pragmatico, “erudisco” il
progettista
, o meglio
l’
ingegnere
del menù, a comprendere come ren-
dersi
responsabile attivo nell’influenzare po-
sitivamente il comportamento e le scelte del
cliente
. Creare il “giusto” menù per il proprio
locale, innanzitutto presupporrà adattarlo alla
realtà e alle esigenze della propria “tipologia
ristorativa” in cui si opera. Pertanto, occorrerà
chiedersi a che tipo di clientela ci si rivolga, cosa
si desidera “proporre” come propria immagine
e a quale prezzo.
È importante che il menù non sia visto come una
“legge inderogabile”, come uno schema rigido;
per diventare una buona
leva commerciale
è
necessario sia duttile e proattivo alle esigenze
aziendali. Inoltre, da alcune indagini condot-
te da società specializzate nell’analizzare gli
“orientamenti” dei consumatori, risultano una
serie di “codici” comportamentali abbastanza
comuni a tutti noi, ravvisabili nell’approccio
al menu di un ristorante. Proviamo a citarne
qualcuno.
È provato che il simbolo della moneta accan-
to ai piatti funzioni da deterrente per chi sia
in procinto di scegliere una vivanda (meglio
quindi ometterlo), così come il formato stesso
della carta (se di grandi dimensioni può sem-
brare che i piatti siano più costosi) o la grafica
troppo preziosa.
Unmenùben comunicativo, che evochi continuità
e corrispondenza con la filosofia e l’immagine
del locale,
indubbiamente diventerà unottimo
strumento di vendita
.
Inoltre, mi piace ricordare che oggi chi vende e
serve cibo e bevande
lo fa offrendo emozioni
e il menù,
quale fondamentale
elemento di
contatto
che l’azienda ristorativa ha con il
proprio cliente
, non potrà esimersi da questa
specifica comunicazione.”
M
Chi fosse interessato a contattare l’autore può farlo
scrivendo a:
www.ppuntoimparato.it www.thefoodandbeverage.it www.aprire-un-ristorante.itPaola Imparato
è un
Hospitality Business Developer
e il
core
della sua attività è la
formazione manageriale per
le aziende del mondo
Ho.Re.
Ca. Vive e lavora fra Napoli
e Bologna e vanta un’ampia
esperienza come organizzatrice
e docente di corsi di Food
and Beverage Management,
di Restaurant Marketing, di
Motivazione del Personale
Stagionale e di Conduzione
Profittevole di una StartUp.
PAOLA IMPARATO
DI PAOLA IMPARATO
COMUNICATIVO, CHE EVOCHI CONTINUITÀ
E CORRISPONDENZA CON LA FILOSOFIA
E L’IMMAGINE DEL LOCALE.
ECCO COME FARE DEL MENÙ UN OTTIMO
STRUMENTO DI VENDITA
Il menù
del ristorante,
il tuo biglietto
da visita