ziato le anomalie di queste attività
sul piano della concorrenza, della
fiscalità e della tutela della salute
pubblica.
In particolare, ha sostenuto che la
crescente diffusione degli Home
Restaurant su tutto il territorio
nazionale, a seguito della cri-
si ed attraverso il contributo di
canali on line e social network,
va contrastata immediatamente,
altrimenti rischia di costituire un
canale parallelo di offerta orga-
nizzato, ma non controllato da
molteplici punti di vista. Questa attività, infatti, così
come esercitata oggi, è posta in essere al di fuori di ogni
regola e quindi deve essere contrastata con decisione
dalle autorità competenti.
A seguito di tale Risoluzione, che ha avuto una discreta
eco, sono stati presentati ben quattro disegni di legge
sul tema dell’attività di ristorazione in abitazione privata.
Ciò che colpisce è la natura bipartisan di tali dise-
gni di legge, segno che l’attenzione sul fenomeno è
condivisa e diffusa, ma soprattutto
che l’aumento delle attività di Home
Restaurant sta diventando talmente
consistente da rendere ormai urgente
una vera regolamentazione.
Anche in questo caso la FIPE è stata
chiamata a dare il proprio contribu-
to, forte della sua rappresentatività, e
continua a seguire da vicino i lavori
parlamentari che sono stati appena
avviati.
Per completezza occorre sottolineare
che, oltre ai DDL citati, ne è stato
presentato uno riguardante tutto il
mondo della Sharing Economy, in particolare legato
alla disciplina delle piattaforme di prenotazione on-line
dei servizi offerti, e che risulta strettamente collegato
anche ai testi sugli Home Restaurant.
Si è in attesa di conoscere l’evoluzione degli iter le-
gislativi appena iniziati, ma si è soddisfatti del fatto
che l’attenzione richiesta da FIPE sul fenomeno degli
Home Restaurant abbia trovato un notevole riscontro
da parte delle Istituzioni.
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