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Continueremo a parlare dei risultati della ricerca

di Tradelab. Per assicurarti il prossimo numero di

Mixer basta andare sul sito

www.mixerplanet.com

e

cliccare sulla destra alla voce “Vuoi

ricevere una copia nel tuo locale?”

24

Mixer

/ OTTOBRE 2016

DOSSIER

prodotto a scelta una volta a settimana, se-

guitadall’opportunitàdi richiedereunpiatto

elaborato inmodopersonale, scegliendo tra

possibili aggiunte e integrazioni. I punteggi

dati a queste tipologie di personalizzazione

sono medio-alti (da 7 a 7,5 su una scala da

1 a 10) e lo sono ancora di più tra la gene-

razione dei giovani”.

CUCINA ETNICA

ED INTERNAZIONALE

4

Infine, sullascortadell’eredità lasciatada

Expo, l’analisi ha indagatoanche il grado

di apprezzamentodellacucina internazionale

presso il pubblico italiano. Scoprendo che,

al di là delle “mode”, l’attaccamento alle

italiche tradizioni è ancoramolto radicato

.

“L’interesse manifestato verso i piatti etnici

– conferma Ottimo – non è nel complesso

elevato: i punteggi di interesse, infatti, non

superano mai il 6,5 su una scala fino a 10”.

Quando però si decide di “espatriare”, le

preferenze si dirigono verso la cucina brasi-

liana, spagnola e tedesca, che ricevono livelli

di interesse elevati da oltre il 47% degli in-

tervistati. Subitodopo, si posizionanoquella

messicana, greca egiapponese, cui si rivolge

l’attenzione di circa 4 clienti su 10. E da qui,

lo spunto per una domanda che potrebbe

tradursi in una valida intuizione sul fronte del

business: “In quali ambiti – si chiede Ottimo

– potrebbe essere interessante sperimen-

tare le cucine internazionali o inserire nel

menù prodotti provenienti da altri Paesi o

culture?”. L’idea è lanciata. Ora spetta

ai gestori metterla alla prova dei fatti.

M

Sfruttare il crescente interesse per l’artigianalità, investendo su:

a) i prodotti percepiti come più lontani da questa caratteristica: bibite

gassate, caramelle e snack dolci. Per queste referenze potrebbero

infatti esserci interessanti spazi in termini di comunicazione o di

innovazione.

b) i prodotti per i quali i consumatori chiedono una maggiore offerta

artigianale: gelati confezionati, brioche, birra e succhi di frutta.

Tenere conto della diffusa attenzione verso i prodotti salutari.

In particolare, le maggiori richieste in questo senso toccano succhi

frutta, brioche, gelato confezionato e snack.

Porre attenzione all’etichetta: è l’elemento che maggiormente

trasferisce la naturalità di un prodotto. Alle sue spalle, ma a una certa

distanza, si colloca la presenza di marchi di autocertificazione.

Dare spazio alla personalizzazione dei prodotti. Le carenze più evidenti,

sotto questo aspetto, riguardano le bibite gassate, la categoria delle

caramelle/cioccolato/praline e quella di vini e spumanti. Sono queste,

dunque, le tre aree che presentano i più evidenti spazi di recupero

e che potrebbero essere al centro delle attenzioni delle imprese.

LE INDICAZIONI PER LE AZIENDE