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FEBBRAIO 2017 /

Mixer

41

C

osa c’è in un bicchiere di birra? Birra – si

spera –ma c’è anchemoltodi più. E se alcuni

novizi dicono che dietro questi oggetti di

vetroci sia solomarketing, bisognaguardare

al di là del marchio per capire che il bicchiere è in

grado di influenzare notevolmente il colore, l’aroma,

il gusto di questa famosa bevanda a base di luppolo.

“È indubbio che nello sviluppo dei bicchieri da birra,

le aspettative di marketing siano molto alte – afferma

Stefan Grauvogl

nella sua figura di direttore dell’ac-

cademia Doemens in Italia (il primo master dove è

possibile conseguire il certificato di sommelier della

birra) – Si comunica con il logo del birrificio diretta-

mente al cliente finale. Tipologia, forma, dimensione

del bicchiere, riflettono l’immaginedi basedel birrificio

(tradizionale,moderno,punk, stravagante,esclusivo…).

Il bicchiere, inoltre, è un regalo (gadget) ideale e rela-

tivamente poco costoso per un’azienda”.

Tuttavia, l’importanza di un bicchiere per ogni birra

non si riduce a un semplice strumento di comunica-

zione aziendale, a meno che non si voglia puntare su

un effetto scenico fine a se stesso.

“Il bicchiere è un qualcosa che serve a valorizzare il

prodotto– spiega

AlfredoColangelo

, grandeesperto

dibirra, agrotecnicoesommelier,oraresponsabilequa-

lità e direttore commerciale di Birra del Borgo – Ogni

caratteristicadellabirrapuòessereesaltatascegliendo

il giusto calice, come per un vino rosso corposo non

useremo di certo un flûte da champagne e per un vino

biancounbicchieredaamaro,perogni birradovremmo

avere un bicchiere, e se questo non fosse possibile,

utilizzare un calice standard aiuta a servire al meglio

una buona fetta di tutti gli stili esistenti”.

E se alcuni calici (ad esempio la famosa coppa della

Orval

) sono diventati icone della marca o dello stile

(si pensi ai caratteristici bicchieri usati per le

Weizen

e

soloper quelle), la loro forma nasce comunque sempre

dalla finalità di ottimizzare la degustazione in base alle

caratteristiche della birra.

DALLA FORMA, IL GUSTO

Allora, quali tipologie di bicchiere si devono utilizzare

davvero?

“Dipende da quanti ‘stili birrari’ si vogliono servire –

dichiara

MichelaCimatoribus

, autriceassiemea

Marco

Giannasso

e

Andrea Legittimo

del libro ‘Fatti di Birra’

e co-fondatricedi TheGoodBeer Society, unprogetto

dedicato alla formazione e agli eventi birrari – Esistono

alcuni bicchieri “universali”, come per il vino, ma vale

certamente il detto “ad ogni birra il suo bicchiere” per

goderealmegliodellecaratteristichespecifichedi ogni

prodotto. In realtà, i bicchieri si declinano sulla base

di uno stile specifico, non basta la classificazione per

tipologia di fermentazione e tantomeno la distinzione

tra industriali e artigianali. Ad esempio, una Weizen

spillata nel suo bicchiere sviluppa una bella schiuma

che serve a eliminare l’anidride carbonica in eccesso e,

allo stesso tempo, protegge la birra dall’ossidazione:

ne consegue che la degustazione sarà più piacevo-

le. Lo stesso discorso si potrebbe fare per molti altri

“Per ogni birra dovremmo

avere un bicchiere,

ma un calice standard

aiuta a servire al meglio

una buona fetta

di tutti gli stili esistenti”

ALFREDO

COLANGELO,

ESPERTO DI BIRRA,

AGROTECNICO

E SOMMELIER