GIUGNO 2017 /
Mixer
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enogastronomica del nostro Paese, che tanta parte ha
ormai nella scelta del luogo dove viaggiare?
Un aiuto viene dal Progetto di Fipe, la cui prima tap-
pa si è svolta a gennaio a Milano. Ci ha raccontato
come è andata il Direttore dell’Ufficio Studi Fipe
Luciano Sbraga
.
“Il progetto nasce da una constatazione: oggi il turi-
smo è soprattutto esperienziale, il viaggio non è solo
legatoalla visitadi un luogo, unmuseo, unmonumento
ma è vissuto come un’esperienza di vita. È necessa-
rio dunque fare leva sulle componenti forti per dare
un’esperienzaa tutto tondo, “da residente”egarantire
più valore alla visita. Ma anche per fare in modo che
questa generi più ricchezza sul territorio, portando il
turista a prolungare il soggiorno (che statisticamente è
semprepiùbreve) e spenderedi più. L’enogastronomia
è questo elemento forte e qualificante, apprezzato e
riconosciuto dai turisti”.
La conferma viene da un’indagine di Sociometrica che
ha studiato migliaia di post in lingua inglese di per-
sone che avevano fatto un viaggio in Italia: in cima al
gradimento ci sono proprio i ristoranti, seguiti dai bar
(vedi tabella a fianco).
Dunque, è importante integrare le competenze delle
guide turistiche anche sull’offerta enogastronmica,
perché possano accompagnare il turista alla scoperta
dei territori.
Iprossimi appuntamenti?“Aottobre inEmiliaRomagna,
Toscana e Puglia” dice Sbraga
A SCUOLA DALLO CHEF
La trasmissione del sapere è il cuore del progetto,
ma cosa si sono detti in aula gli chef e le guide, due
professionalità che si incontrano? Lo abbiamo chiesto
a
GiancarloMorelli
del ristorantePomiroeu, una stella
Michelin, e altri progetti in città (Ristorante Giancarlo
Morelli e il nuovoBulk). “Èun tema caldo, leguide sono
le prime che dovrebbero parlare di cucina e tradizione
del luogo che stanno illustrando, oltre che di storia e
arte. Di fondo c’è anche un’educazione al rispetto di
questi luoghi e della loro cultura. Io ho raccontato loro
le peculiarità da trasmettere al turista, il perché della
presenza del riso nella zona ad esempio, cercando di
andare un po’ più in profondità, e spiegando perché
la cucina cambia anche all’interno di Milano, più vota-
ta al riso a sud, più rivolta alla montagna a nord. Ho
spiegato come riconoscere un buon ristorante da una
‘trappola per turisti’. È necessario trasmettere cultura
gastronomicaperché se io facciouna cucina legata alla
I NUMERI
17mila
le guide turistiche
attive in Italia
8,4 miliardi
euro spesi dai turisti stranieri
in bar e ristoranti (2015)
172.688
ristoranti in Italia
5 miliardi
valore del turismo
enogastronomico in Italia
149.085
bar in Italia
51
siti italiani dichiarati
dall’Unesco patrimonio
dell’umanità
LO CHEF ANDREA BERTON
FOTOGRAFATO ACCANTO
A UN’AUTO SPORTIVA,
A MILANO, DAVANTI AL
SUO RISTORANTE STELLATO
IN PORTA NUOVA
IL MEGLIO DELL’ITALIA SECONDO
L’ESPERIENZA DEI TURISTI
Elemento
Valutazione
Ristoranti
82
Pasticcerie
82
Piazze
81
Spiagge
81
Shopping
80
Hotel
80
Bar
80
Italia
78
Musei
75
Aeroporti
71
Taxi
70
Fonte: Elaborazione Sociometrica su tecnologia Cogito
Foto Marco Scarpa