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Mixer

/ LUGLIO/AGOSTO 2017

DOSSIER COLAZIONE

Nutrizionista

che apersone condisturbi

renali in quanto contiene

ossalato che promuove

la formazione di calcoli,

nelle candidosi, o in per-

sone affette da patologie

tiroidee, o che comunque

assumono farmaci per la

tiroide, in quanto la soia

può interferire con il loro

assorbimento, inoltrecon-

tiene sostanze che posso-

no addirittura ridurre la funzionalità della ghiandola.

Ho notato anche che, in molte donne con possibili allergie

alleproteinedellasoia, creagonfiori, ritenzione, ancheperché

contiene fitoestrogeni,maècomunqueunavalidaalternativa

al latte vaccino.

NON SOLO SOIA

Il

latte di riso

è, dopo quello di soia, il più noto. Ottenuto

industrialmente facendo macerare i chicchi in acqua,

aggiungendo poi enzimi e pressando il tutto. Al

liquido ricavatospessovengonoaggiunti adden-

santi, come l’amido di riso o carragenina, e oli

vegetali. Consiglio sempre di optare per il

bio

in quanto contiene pochi ingredienti, chiari,

nessun conservante o colorante.

Le sue proprietà sono legate al fatto che non

contiene lattosio né colesterolo, a differenza di

quello vaccino ad esempio, ma ha più carboidrati,

meno proteine e meno calcio, per questo esistono

delle formulazioni arricchite di sali minerali e vitamine, an-

che se già di per sé contiene vitamina A, B, ma non la B12,

D e molte fibre, per tale motivo aiuta a regolarizzare la fun-

zionalità intestinale. È una bevanda dolciastra, gradevole,

energetica, digeribile e ipocalorica. Sconsigliato però alle

persone affette da diabete.

Esiste anche il

latte di avena,

ottenuto dalla farina dell’o-

monimo cereale. Ricco di carboidrati, vitamina E, privo di

lattosio, di colesterolo e a bassissimo contenuto di grassi,

ipocalorico ma saziante rappresenta una valida alternativa al

latte di origine animale. Sconsigliato però ai celiaci a meno

che sia segnalata sull’etichetta la dicitura

gluten free

.

Esistono anche tipologie di latte dal sapore più esotico co-

me il

latte di cocco

, derivato dalla spremitura della polpa

grattugiata di cocco in acqua calda. È privo di lattosio e di

glutine ma, rispetto al latte di soia ad esempio è più calorico

e ricco di grassi.

Fonte di vitamina C ed E è un potente antiossidante, ricco

anchedi magnesio, potassio, selenio, ferro, zinco, oli vegetali

e proteine. Ottimo per preparare gustosi frullati di frutta per

chi volesse una colazione più salutare.

Infine il

latte di mandorla

, anch’esso molto conosciuto e

utilizzato. Si ottienedalla spremitura in acqua dellemandorle

tritate. È una bevanda priva di lattosio, colesterolo e gluti-

ne, dissetante, gradevole, ricco di fibre - quindi amico della

funzionalità intestinale-; è inoltre considerato un potente

antiossidante, perché ricco di vitamina E, A, D. Contiene

proteine, zinco, ferro, magnesio, potassio e

grassi buoni, per tali motivi rappresenta

una buona bevanda, soprattutto se

consumata fredda nei mesi estivi.

Anch’esso ottimo per preparare

dolci e frullati.

BISCOTTI E BRIOCHE

Per quanto riguarda le delizie

fragranti della prima colazione,

sul vostro bancone – magari in

bella mostra in alzatine di vetro

scenografiche –, non potranno

mancare:

briocheconfarina integra-

le

, con un indice glicemico inferiore alle

classiche,magarifarciteconmieleomarmellata

biologiche contenente meno zuccheri e più buone,

brioche

per celiaci

preparate con

farinasenzaglutine,oppure

biscottini etortevegane

a

base di

grano saraceno

, o

di

mais

, ad esempio, – en-

trambe

gluten free

e a bas-

so indice glicemico –,

latte

vegetale

a scelta tra quelli

elencatiinprecedenza,

olio

extravergine

più salutare

del burro e dei grassi ani-

mali utilizzati neidolci indu-

striali,

zucchero di canna

o

stevia

, più ipocalorici. Non

sarannobuonissimi esoffici

come i dolci tradizionali ma sicuramente più amici della

lineaesicuri per i più intolleranti. Buonacolazionea tutti!

Intolleranza

al lattosio

Causata dal deficit dell’

enzima lattasi

,

capace di scindere il

lattosio

– zucchero

del latte vaccino, di capra, di asina e

materno –, in

glucosio

e

galattosio

. Per

tale motivo, il lattosio rimane indigerito

e permane nell’intestino dove la flora

batterica lo fa fermentare, creando

fastidiosi disturbi enterici quali diarrea,

gonfiore, tensione, dolore addominale e

meteorismo.

Celiachia

Si tratta di un’intolleranza permanente

al

glutine

– componente proteica dei

cereali, presente nel frumento ma anche

nell’orzo, nel farro, nella segale, e in

quello che erroneamente chiamiamo

Kamut – che, una volta assunto,

scatena una reazione del sistema

immunitario capace di determinare

un’infiammazione cronica dell’intestino

tenue con conseguente scomparsa dei

villi intestinali e mancato assorbimento

dei nutrimenti.