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Mixer

/ SETTEMBRE 2017

DOSSIER CAFFÈ

I torrefattori

di Marco Oltrona Visconti

IL CAFFÈ

da commodity a culto

I

n Italia ci sono circa 800 torrefazioni. Un dato

destinato ad ampliarsi: come in altri Paesi si

registra un incremento di microroastery

cioè di micro torrefazioni. Caffetterie

che tostano il caffè crudo importato in

microlotti per “autoconsumo”, ingenere

dopo averlo acquistato in mercati pa-

ralleli (anche via web); al di fuori delle

dinamiche di mercato dalle borse del

caffè di Londra (per l’arabica) e New

York (per la robusta).

Un fenomeno culturale accostabile

a quanto è già accaduto negli ultimi

anni sul mercato brassicolo, con la

proliferazione dei microbirrifici indi-

pendenti in Usa e poi in Europa. Un

cultonascenteo“rinascente”, cheporta

differenziazione, giovando alla qualità

media del mercato, anche a favore del

consumatore, soprattutto nei Paesi non

produttori come l’Italia. Purché vi sia for-

mazione tra gli operatori perché importare,

tostare, (dunque torrefare) macinare ed estrarre

il caffè sono arti praticabili anche dove non si coltiva

materia prima. Per iniziare a orientarsi su tipologie e

provenienze è più che mai valida la via convenzionale del

Cup of Exellence

, la competizione mondiale e itinerante

che ogni anno premia e mette all’asta (sempre via web)

le specialità prodotte con successo negli ultimi 12 mesi. Il

resto è intraprendenza e passione.

LA RUOTA DEGLI AROMI

DEL CAFFÈ PROPOSTA DA SCA (SPECIALTY COFFEEE

ASSOCIATION) E WCR (WORLD COFFEE RESEARCH) REGISTRA

86 SENTORI, SUDDIVISI IN 16 CATEGORIE E 9 GRUPPI BASE