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Mixer

/ SETTEMBRE 2017

DOSSIER CAFFÈ

Qualità

nel 2010 ha l’obiettivo di studiare

l’influenzaclimaticasullecoltivazioni

dicaffè.Cosìènataunametodologia

che,diceCerruti: “Potrebbeportare

beneficio a oltre 70.000 produttori

di caffè e alle loro famiglie entro il

2018”. Un beneficio traducibile in

termini commerciali: “Le certifica-

zioni – prosegue – sono importanti per competere e non

restare esclusi da alcuni ambiti di mercato”. E poi: “Sono una

garanzia in più per il consumatore” Ogni progetto richiede

investimenti su tutta filiera e almeno tre anni di tempo per

essere efficace e trasmettere ai coltivatori le regole base, in

attesa che il caffè maturi.

DA PARTE DEI TORREFATTORI ANCHE IN ITALIA È CRESCENTE LA DOMANDA DI CAFFÈ

VERDE CERTIFICATO ALL’ORIGINE. UN PROCESSO CHE RISPONDE ALL’ESIGENZA DI

MODELLI ETICI LUNGO TUTTA LA FILIERA E CHE, COME LEVA DI MARKETING, GARANTISCE

MIGLIORI OPPORTUNITÀ COMMERCIALI ANCHE PER COLTIVATORI E PRODUTTORI

di Marco Oltrona Visconti

La forza

della certificazione

A

riportare in

primaperso-

na la filosofia

aziendale in

fatto di sostenibilità del

caffè è

Mario Cerutti

,

Chief Sustainibility Offi-

cerdi

Lavazza

.Latorrefa-

zione torinese già da tempo attua detto principio attraverso

Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, la Onlus creata nel

2004 per collaborare con istituzioni, organizzazioni

no-profit o altre aziende, a beneficio delle comunità

locali produttrici di caffè. I numerosi progetti finora

realizzati si possono raggruppare in tre grandi aree.

La prima, il progetto ¡Tierra! si svolge

in collaborazione con la ONG

Rainfo-

restAlliance

, entitàcertificatricecheha

l’obiettivo di migliorare le condizioni di

vita delle comunità caffeicole e la qua-

lità dei caffè prodotti. “Da qui – spiega

Cerutti – provengono i lotti che entrano

a far partedi alcunedellenostremigliori

miscele per il bar”. La seconda include

i progetti realizzati con

International

Coffee Partners (ICP

), un’organizzazione fondata

daLavazzaedaaltri torrefattori europei con la finalità

di rendere i piccoli produttori più competitivi altresì

salvaguardando le risorse naturali. Un programma attivo in

12 paesi, per 40.000 coltivatori coinvolti.

Nellaterzaarearientra ilprogetto“

Coffee&Climate

”Avviato

“Da molti anni la qualità di

un prodotto non si riferisce

più solo al profilo sensoriale.

Un prodotto ‘buono’ deve

rispecchiare anche valori etici

lungo tutta la filiera”.

MARIO

CERUTTI

GLI INTERNI

DEL TRAINING CENTER

LAVAZZA

LAVAZZA HA LANCIATO QUEST’ANNO

ALTECO PREMIUM BLEND CERTFICATA UTZ