Table of Contents Table of Contents
Previous Page  11 / 140 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 11 / 140 Next Page
Page Background

DICEMBRE/GENNAIO 2018 /

Mixer

9

seduzionedel caffè.Daottobre2016è formatoredella

Torrefazione Caffè Agust di Brescia, in cui scopre il

fascino della lavorazione del caffè e del lavoro che

avviene prima del barista.

La tua storia d’amore col caffè

Sono un maniaco del caffè, ne ho sempre bevuti molti,

amo l’espresso e ne necessito come fosse acqua, è una

coccola e il buongiorno, la carica e la

scoperta.Mi

piace

assaggiare tutti i tipi di caffè, speziati, acidi, floreali…

ognunoèun

’esperienza.Mi

sentopiccolodavanti aogni

chicco, perché ha viaggiato in tutto il mondo e ha una

storia fatta di tante persone che hanno lavorato con

ricerca e passione per portarlo nellemiemani perfetto.

Tuttoquestomiincuriosisce.Sentirmicoinvoltoinquesto

percorso mi dà gioia e motivazione. Bisogna toccare

con mano per capire. Amo il caffè e amo il mio lavoro.

Come ti sei preparato per Espresso Italiano Cham-

pion 2017?

Allenandomi tutti i giorni nella sala corsi sotto la sor-

veglianza dei colleghi, in modo da avere la pressione

e il giudizio di uno sguardo esterno. Volevo essere più

preciso e pulito possibile.

Quantodel tuo lavoro hai utilizzatodurante la gara?

Espresso Italiano Champion è la gara più attinente

al quotidiano ruolo del barista. Nel lavoro bisogna

erogare velocemente espresso e cappuccini perfetti,

la pressione è alta ed è importante mantenere i nervi

saldi per lavorare alla perfezione e col sorriso. Così in

gara è necessario saper gestire le proprie attrezzature

e le proprie emozioni, che sono tante.

È importante per un professionista saper valutare

la qualità sensoriale degli espressi che prepara?

Èfondamentale.Soloassaggiandopuoicapireseilcaffè

che stai erogando sia buono, puoi valutare la materia

primaecapiresepuoimigliorare il tuo lavoro. L’assaggio

è fondamentale per essere consapevole di quello che

vendi e per coinvolgere, educare e consigliare il cliente.

L’obiettivo finale è il piacere e solo se lo conosci puoi

valorizzarlo. Bisogna essere curiosi, andare in giro e

assaggiare tutto, non solo caffè… anche la pizza!

Come sarà il barista del futuro?

Non sarà un semplice barista, ma un esperto, un con-

sulente e un comunicatore. Deve conoscere l’intero

percorsodel caffè, fareesperienzesensoriali, viaggiare,

capire tutto a trecentosessanta gradi, formarsi e spe-

rimentare in autonomia, chiedere consiglio alle scuole

interagire con loro, partecipare a eventi, approfondire

e innamorarsi del proprio lavoro. Nel futuro vedo più

confronto e relazione tra barista, torrefazione, pian-

tagione e cliente. Il barista dovrà saper raccontare

storie per fare vivere al cliente un’esperienza senso-

riale. Bisogna catturare l’interesse, proprio come fa

un buon sommelier con il vino: grazie al racconto che

viene presentato, a lui ti affidi, senza badare al prezzo,

felice di vivere un’esperienza.

Insieme a te hanno gareggiato tre finalisti prove-

nienti dall’Asia. Prevedi nuovi scenari internazionali

anche per te?

È importante guardare fuori per stare al passo con

i tempi. Il mondo corre e non ci aspetta. Dobbiamo

aggiornarci perché c’è chi è più intraprendente di noi.

In Asia vi è fascino per l’Italia, vi è un buon mercato e

bisogna guardare là. C’è da imparare da quei paesi.

Io ora sto bene, abbiamo clienti anche all’estero e il

mio obiettivo oggi è viaggiare e condividere con loro

la mia passione.

HOSTMILANO2017. LA PREMIAZIONE

DI FABIO DOTTI ALLA FINALE

“ESPRESSO ITALIANO CHAMPION 2017”