DICEMBRE/GENNAIO 2018 /
Mixer
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I
mmaginateungustosohot-dog,ounfumantehamburger
diquelli chevannoper lamaggioreoggi, conduemorbide
fettedi pane che avvolgono strati e strati di carne,
svariati
ingredienti aggiuntivi e condimenti a volontà a riempire il
poco spazio restante. Ecco, il numero di Mixer che stringete fra
le mani è un po’ così, con gli argomenti “normali” ad aprire e
chiudere, esattamente come le due fette di pane e, al centro,
un giornale nel giornale da gustare con calma.
Per gli affamati lettori di Mixer abbiamo aggiunto al gustoso
panino informativo tradizionale uno speciale di 64 pagine
dedicato ai principali momenti di consumo della giornata.
Stiamo parlando della prima colazione, del pranzo, dei break,
dell’aperitivoseraleedeldopocena.Sappiamobenissimochela
giornata non si esaurisce in questo breve elenco e che su alcune
voci si potrebbe discutere – ad esempio i “momenti-aperitivo”
sarebbero almeno due, ad essere precisi - ma, dovendo fare
delle scelte, abbiamo selezionato i più importanti.
Per ognimomentoabbiamopreparatoapprofondimenti utili
con tendenze, proposte, ricette, consigli, suggerimenti ed
idee
per migliorare le attività dei pubblici esercizi, in particolare
del “caro e vecchio” bar.
Siamo partiti da un assunto di cui siamo grati a TradeLab (la
società di analisi che al mondo dei pubblici esercizi e dell’ospi-
talità dedica attenzione e studi da molti anni), ossia che per i
bar sia da tempo l’ora di superare il vecchio modello del bar
generalista, per tutti e per nessuno, e per ogni orario. La scelta,
al contrario, era – ed è – quella di puntare sulla specializzazione,
una differenziazione basata certamente sull’offerta, sulla pro-
posta, ma anche sulla scelta dei propri momenti di consumo.
Tradotto in termini pratici significa che, al di là di pochissime
eccezioni, è impossibile essere il top per efficienza, qualità
e servizio in tutte le ore della giornata
, ossia essere “i re”
della colazione e poi anche un must imperdibile per i clienti
all’ora di pranzo, un punto di ritrovo immancabile per gli amanti
dell’aperitivo dopolavoro e poi un ritrovo serale di tendenza…
Laveritàècheanche i piùbravi devonosceglieredi specializzarsi
in alcuni momenti sulla base della propria filosofia, delle proprie
aspirazioni, delle caratteristiche della zona in cui si lavora, della
clientela che si desidera avere e così via e, in questi, essere im-
peccabili per efficienza, qualità e servizio. Questo non significa
abbandonare a loro stessi i restanti momenti della giornata,
ma avere consapevolezza dei propri punti di forza e su quelli
investire risorse ed energie. Per essere, almeno nella propria
zona, i numeri uno!
Passando al resto di questo giornale-panino, la fetta supe-
riore di pane è dedicata al vincitore del campionato baristi
organizzato da Inei.
Dopo la vittoria un anno fa da parte di un
coreano, è tornato sul podio un italiano, tallonato, questa volta,
da tre aspiranti campioni dell’espresso che arrivano dall’oriente
(a pag. 6). Il fatto che in finale ci fossero un cinese, un taiwanese
e un tailandese, non deve solo far sorridere pensando a qualche
barzelletta, ma deve far riflettere sul successo e sulla diffusione
del nostro espresso nel mondo; nello stesso tempo ci spinge
ad essere inflessibili sul fronte della qualità e a guardare con
maggiore attenzione al di fuori dei nostri confini nazionali.
Puntare alla qualità è tuttavia una frase fatta banale se non
supportata da sostanza: per dare contenuto a questo concetto
approfondiamo il tema della certificazione del caffè (a pag. 20)
e dedichiamo spazio agli eventi di HostMilano in cui il caffè è
stato protagonista (da pag. 10).
La fetta inferiore del panino fa la gioia della vasta categoria
dei lettori che da noi si aspettano notizie “pratiche”.
Good
news sul fronte dei diritti d’autore: la Fipe-Confcommercio ci
informa che è stato scongiurato il rischio sanzioni per i pubblici
esercizi (a pag. 16); parliamo poi delle prospettive per il gioco
pubblico alla luce dell’accordo tra governo ed enti locali (a pag.
102); mostriamo come a volte basti un bicchiere d’acqua di ben-
venuto per soddisfare i clienti (a pag. 110); infine, passando al
fisco, spieghiamo come rottamare le cartelle col nuovo sistema
Fai D.A. te
(a pag. 108). Se ancora non bastasse, ecco una no-
tizia per la serie “meno burocrazia”: con la fine dell’obbligo di
licenza UTF, ora per la vendita degli alcolici al minuto basterà
la semplice comunicazione al Comune (a pag. 109).
Mixer in versione Sandwich
L’EDITORIALE
di David Migliori
Come avvolto da due fette di pane, al centro
della rivista presentiamo uno speciale sui principali
momenti di consumo, dalla colazione al dopo cena…