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FEBBRAIO 2018 /

Mixer

41

Per contro, vadettoche la fasciaorariapiù significativa

per la bevande al luppolo, la cena, è quella che più

fatica a intraprendere la strada della ripresa.

Ma non è tutto. Ad aprire di più il portafoglio rispet-

to al passato, infatti, sono state le famiglie, che non

rappresentano certamente il target d’elezione per

la birra».

La seconda causa all’origine del calo registrato dal

settore si lega invece al mutamento della propensione

ai consumi. «Chi frequenta bar e ristoranti – continua il

manager – tende a non scegliere più la birra come in

passato. Certo, va detto che la conseguente flessione

dei consumi delle marche industriali è stata in parte

compensata da quella dell’offerta artigianale. Ma il

saldo è lontano dal pareggio».

IL CONSUMO DI BIRRA PER SESSO

periodo ottobre 2016-settembre 2017

13%

26%

30%

31%

Uomo

Donna

IL CONSUMO DI BIRRA PER FASCIA ORARIA

periodo ottobre 2016-settembre 2017

Pranzo

Aperitivo

Merenda/snack pomeridiano

Cena

Spuntino serale

alle trappiste del Belgio che, pur essendo un pro-

dotto industriale, godono di un percepito esclusivo

presso i consumatori».

LE PROSPETTIVE

Il futuro promette comunque buone notizie per la

birra. «Nei prossimi mesi – anticipa Figura – il mercato

del fuori casa continuerà a mettere a segno risultati

di crescita, con riflessi positivi anche sul comparto

brassicolo. Occorre però lavorare sul cambiamento

di consumi in atto: i segnali che abbiamo fin qui

evidenziato sono infatti allarmanti».

Per contrastarli, occorrerà ampliare e innovare l’offer-

ta,magari introducendodeclinazioni adatteadessere

gustate durante il pranzo, una fascia oraria in cui al

momento si concentra una parte poco significativa

dei servingdi birra. E che invecepareesserede-

stinata a una buona ripresa nel corso dell’anno.

Fonte: The NPD Group / Crest Italy

Fonte: The NPD Group / Crest Italy

BIRRA INDUSTRIALE

BIRRA INDUSTRIALE

BIRRA ARTIGIANALE

BIRRA ARTIGIANALE

39%

61%

38%

62%

LE STRATEGIE DI RECUPERO

Come reagire, allora? «Cavalcando l’onda del

gradimento riscontrato da produzioni di nicchia –

suggerisce Figura –, i ristoratori, i più penalizzati

dalla frenata dei consumi, potrebbero introdurre

nei propri menu birre di alto livello, attualmente

di rado presenti nelle proposte dei locali. Non ne-

cessariamente questo approccio si deve tradurre

nell’adozione di bevande artigianali, ma può portare

ad includere nelle “cantine brassicole” marche pre-

mium, dal posizionamento alto: penso, per esempio,

60%

9%

17%

4%

10%

53%

14% 15%

4%

14%