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IL BIRRIFICIO DI LAMBRATE

IN VIA ADELCHI, MILANO

FEBBRAIO 2018 /

Mixer

47

TECNICHE DI SPILLATURA

Ma come si è trasformato nel tempo il processo di

spillatura della birra?

“Nel passato la ‘bionda’ veniva spillata direttamente

dallebotti di legno– spiega

StefanGrauvogl

direttore

dell’

Accademia della Birra Doemens Italia

– Questo

era un compito molto arduo dato che i barili erano

molto pesanti e anche molto costosi da mantenere

(impeciatura, taratura, riparazione ecc.). Per spillare

la birra, un semplice rubinetto (spinone) veniva intro-

dotto nel foro situato sul davanti in basso del barile

battendo leggermente con unamazza di legno. Nella

testata superiore del fusto era introdotta una valvola

d’aria. Questo semplice sistema (che esiste ancora

oggi nelle feste popolari o in locali di forte consumo)

era la principale tecnica chiamata spillatura alla ba-

varese o a caduta. Dal 1964 in Inghilterra sono stati

introdotti barili di metallo (KEG) prima in alluminio e

poi in acciaio inossidabile.

La spillatura dal KEG è diventata sempre più popo-

lare e costituisce oggi il sistema più impiegato nei

locali di tutto il mondo. La differenza tra la spillatura

bavarese e quella del KEG è sicuramente il mante-

nimento della birra che attraverso il fusto conserva

tutte le sue sfumature organolettiche. Mentre con

la spillatura bavarese la birra perde CO

2

e si ossida,

e spesso conquista un sapore metallico per via del

rubinettod’ottoneda cui viene spillata. Dall’altro lato,

si ottiene una schiuma molto cremosa e il basso con-

tenuto di anidride carbonica contribuisce a una facile

beva. La spillatura bavarese è la più scenografica, ma

il gestore del locale è costretto a svuotare il fusto in

poco tempo per mantenere la birra buona”.

Bisogna non trascurare però il fattore moda. E oggi

pare che al pubpiacciamolto labirra spillata apompa.

HAND PUMP

VS

SPINA TRADIZIONALE

Le hand pump (o pompe inglesi) rappresentano una

tecnica antica. In Gran Bretagna è il modo più tra-

dizionale per servire le loro classiche birre, fa parte

dell’affascinante mondo delle public house, rimanda

subito all’odore di fumo, al fuoco del camino, alla

moquettee allebirre servite a temperaturadi cantina.

“All’inizio non c’erano gas compressi né contenitori

adatti – afferma

Grauvogl

– L’unica possibilità per

SEMINARI

La

Doemens Academy

organizza a maggio per la

prima volta in Italia un corso tecnico che si rivolge ai

baristi, ristoratori e installatori sui sistemi di spillatura.

Il seminario prevede anche un test finale secondo la

legislazione tedesca per la gestione degli impianti.

Nell’ambito del programma

‘Master of Beer’

rivolto a

chi vuole diventare

Biersommelier

è programmato anche

un seminario in Inghilterra dove si apprenderanno le

tecniche di spillatura ‘hand pump’.

www.doemens.org