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Mixer
/ MARZO 2018
IN PRIMO PIANO
Giochi al bar
A
ltrochegiocovintage. Il videogiocoArcade, come
lochiamanogli anglosassoni, èpiùattualechemai.
Soprattutto nei locali. Almeno in America, dove
continua ad espandersi il business dei cosiddetti
“Barcade”:ovvero, i locali cheoffronoal loro internoun’offerta
di Food & Beverage, circondati da giochi di tutte le epoche.
Dai primi esemplari degli anni ‘80 fino ai più recenti. Oltre
a flipper, calcetti e tutto ciò che rappresenta (ed esalta) il
mondo dell’intrattenimento. Si tratta di veri e propri bar,
caffè in piena regola, che offrono quindi la somministrazione
di alcolici (per la quale in Usa esistono delle regole piuttosto
stringenti), accompagnata da del sano intrattenimento.
O amusement, come lo chiamano da quelle parti. Per un
nuovo concept, in grado di offrire un’esperienza completa
agli avventori, all’insegna della spensieratezza e del diverti-
mento. E se, fino a qualche tempo fa, poteva apparire “roba
da nerd”, oggi è diventato un autentico fenomeno di massa,
riscuotendo un successo notevole che sta facendo letteral-
mente moltiplicare questo tipo di locali in tutti gli States.
GLI ALBORI
Tutto è iniziato a New York, nel 2004: quando a Brooklyn
apriva ibattenti ilprimoBarcade,dal titoloomonimo,divenuto
poi uno specifico brand, oltre a un vocabolo di uso globale
utilizzatoper identificaregenericamentequesto tipodi locali
(un po’ come avvenuto negli anni passati con il brand “Tom
Tom”utilizzatocomesinonimodi navigatoreoGps).Un locale
dove veniva offerta una selezione di birre artigianali accom-
pagnata da un’accurata selezione di giochi arcade e flipper.
Creando, senza volerlo, un format di autentico successo, in
gradodi associareedesaltareduegrandi passioni americane:
quelle per la birra e per l’intrattenimento. Da quel momento
in poi il fenomeno si è rapidamente espanso, con il Barcade
che ha iniziato a prendere piede in altri quartieri, città e stati,
aprendo anche a Philadelphia, Manhattan e Jersey City, poi
New Haven e Los Angeles.
I fondatori del Barcade di New York avevano semplicemente
pensato di accompagnare qualche bevuta con dei giochi,
senza immaginarsi di poterdar vitaaunconceptpraticamente
rivoluzionario. Invece così è stato. “A tutti noi piaceva la birra
artigianale e, in particolare, quella americana, come pure i
videogame”, spiega Paul Kermizian, Ceo e co-fondatore di
Barcade. “Per questo volevamo aprire un bar come lo vole-
vamo noi. Ma non ci saremmo mai aspettati di diventare così
popolari e fino a questo punto”.
UN TREND RIVOLUZIONARIO
Invece, la combinazione dei due hobby di nicchia si è sovrap-
posta in un modo senza precedenti, generando la crescita di
quello cheèpoi diventatounodei trendpiù caldi nella cultura
degli American bar. Con i “barcade” – nell’accezione più
generale del termine – ormai diffusissimi in molti paesi degli
Stati Uniti, in varie declinazioni. Non tutti offrono solo birra,
alcuni aggiungono musica dal vivo, altri molte più tipologie
di giochi; ma il concetto alla base è sempre lo stesso: l’abbi-
namento di bevande alcoliche con i videogiochi e il flipper.
Conognunodi questi locali chehaunpropriotrattodistintivo,
un tocco personale, declinato sulla base delle abitudini della
cittadinanza locale. Tra i più famosi: il brand “1Up” di Denver,
in Colorado, o il “Ground Kontrol” di Portland, il “16-Bit Bar”
di Alessio Crisantemi
UN NUOVO CONCEPT DI LOCALE INVADE
GLI STATI UNITI: SI TRATTA DEL “BARCADE”,
CHE UNISCE LA RISTORAZIONE
ALL’INTRATTENIMENTO, IN UN MIX VINCENTE
Barcade
dove il Food &
Beverage
sposa l’intratte
nimento
INTERNO
DELL’EMPORIUM
DI LOGAN SQUARE,
CHICAGO