Table of Contents Table of Contents
Previous Page  49 / 108 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 49 / 108 Next Page
Page Background

CANTINE MILANO

APRILE 2018 /

Mixer

47

NEW SHARING

Ilbinomiovinoebuonacucinasembraesseresem-

prepiùindissolubile.Ciòchericercailconsumatore

nel mondo del vino è la scoperta non solo di nuo-

ve realtà e cantine, o la conferma di conoscenza

paludate, ma anche la possibilità di trascorrere

del tempo in un ambiente piacevole degustando

in abbinamento al calice scelto piatti gourmet.

Da questa mutata esigenza e dalla passione per

i già citati protagonisti, ovvero vino e cibo,

nasce

Cantine

Milano

, nell’omonima città nel cuore di zona Isola. Il founder

Angelo Altieri ne ha curato l’intero progetto, per proporre un

locale che non è solo wine bar, ma il primo wine & restaurant

italiano, dal design ricercato e accogliente. Con una nuova

chiave di lettura: si sceglie prima il vino, attore della “pièce”

degustativa, per poi abbinare il piatto, realizzato con materie

prime di altissima qualità. Come ci spiega Angelo Altieri “Il

mio locale si basa proprio su questo. Ad ogni vino al calice

proponiamo un piatto. Infatti a Cantine Milano prima scegli il

vinoepoi il ciboo il piattodaaccompagnare.Anche l’aperitivo

è composto da 4-5 canapè che cambiano a seconda della sta-

gionalità. Qualche esempio? I miei abbinamenti preferiti sono

Prosecco di Valdobbiadene con Polpo alla plancia su fonduta

di cacio e pepe; Dolcetto d’Alba con i Tagliolini tartufati su

crema di parmigiano e perlage di tartufo; Primitivo pugliese

con Scamone di agnello su crema di mele annurca e verduri-

ne glassate”. Piatti della tradizione mediterranea rivistati con

una nota gourmet. Il vino al calice è richiesto nella maggior

parte dei casi: “La domanda si sta spostando sempre di più

verso i vini al calice rispetto a quelli in bottiglia – ci spiega il

founder di Cantine Milano –. I clienti che

entrano nel mio locale gradiscono l’idea

di poter assaggiare più vini, come accade

anche con i piatti durante la cena, con la

famosa formula dello ‘sharing’. In questo

modo si ha lapossibilitàdi condividerepiù

piatti e scoprire così nuovi abbinamenti.

La soluzione della degustazione al calice

piace sempre di più, anche se in termini di

valore la bottiglia ha unpesopiù rilevante,

soprattutto se siamo di fronte a un cliente

esperto che ama comprarsi una bottiglia

da degustare a casa. In merito invece alle tipologie, senza

dubbio, vincono i vini aromatici per quanto concerne i bianchi

e quelli morbidi e rotondi per i rossi”. Cantine Milano, con

un’offerta di circa 300 etichette a disposizione, propone ai

propri clienti non solo degustazioni di vini al calice ma anche

vendita di bottiglie da 75 cl, formato che viene affiancato

durante le feste natalizie a volumi più generosi, fino a 1, 5 litri.

vinai. Il termine enoteca ha un etimo

nonpropriamentecollegatoall’attività

di venditaeamioavvisopuògenerare

confusione nel cliente: si riferisce a un

locale di vendita o di somministrazio-

ne?Ormaimoltinegozidivinosistanno

trasformando in mescite di vino, wine

bar e ristoranti. Oggi sicuramente c’è

unaconoscenzadiffusapiùmarcatadei

vini dapartedei consumatori.Nelwine

bar, e in generale un po’ dappertutto,

il vino al calice ha segnato il passaggio

a una formula di consumo diffusa e più semplice, e ormai la si

trova anche inmolti ristoranti tradizionali. Ci piace pensare di

accogliere il consumatore offrendo il massimo della qualità,

conunapropostaaggiornatadi continuochepossa stimolare

la curiosità attraverso un percorso che racconti la storia di

terre e vino legati insieme. Come ad esempio la proposta del

timballo alla Bonifacio VIII, piatto tipico di Anagni, sposato al

Colacicchi Tufano Cesanese 2015, vino tipico del Lazio. Un

abbinamento eccezionale, preparato dalla nostra chef Carla

Trimani”. L’evoluzione da vinai a wine bar identifica quindi

un cambiamento che è andato di pari passo con le mutate

esigenze del consumatore, meno propenso a spendere una

cifra medio-alta per una bottiglia, ma molto più disponibile

alla scoperta, all’assaggio e all’esigenza di accompagnare a

quel calice, opiù calici, unaproposta food lontanada anonimi

taglieri di salumi e formaggi, ma ricercata e realizzata con

materie prime di ottima qualità.

TIMBALLO

ALLA BONIFACIO VIII

PACCHERI ALLE

VONGOLE

ANGELO ALTIERI, TITOLARE DI CANTINE

MILANO, CON IL SOCIO GIANNI VIOLA