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GIU. LUG. 2017

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tica città Luna, una colonia

romana del II secolo a.C.

e attiva fino al 1200-1300,

quando l’impaludamento

ne determinò l’abbandono.

Nel secondo caso invece

si tratta di una residenza

romana, poco distante da

Portovenere,altra stupenda

zona balneare affacciata sul

Golfo dei Poeti. “Un esem-

pio unico che lega il concet-

to di villamarittima a quello

di abitazione rustica: sorge

infatti in un’area circondata

da ulivi e, al suo interno, è

conservato un torcularium

(frantoiodei romani) inotti-

me condizioni, il più antico

della Liguria.” Specifica la

dott.ssa Antonella Traver-

so, direttrice del polo mu-

seale di

Luni.La

presenza di

un piccolo molo di attrac-

co per le navi che avevano

la mansione di trasportare

l’olio nel Mediterraneo, dà

confermadicome,inqueste

terre, la coltivazione dell’o-

livo abbia sempre occupato

un ruolo fondamentale.

ITESORI

DELL’UNESCO

Dalle eccellenze archeolo-

giche e gastronomiche, alle

bellezze naturali. Sempre la

provincia di La Spezia può

vantare il ParcodelleCinque

sese, i muscoli ripieni e le

frittelle di baccalà.

TRAARCHEOLOGIA

E SAPORI

Bastano pochi chilometri in

auto, si passa il “confine” e

si arriva già in Liguria, nella

provincia di La Spezia. An-

che qui tra mare, cultura e

gastronomia c’è l’imbaraz-

zo della scelta. Basta cita-

re il pesto, il condimento a

base di basilico e olio extra-

vergine che sta diventando

un simbolo internazionale.

A dire il vero, un qualcosa

di simile alla preparazione

che si conosce oggi è già ci-

tato da Publio Virgilio Ma-

rone: il Moretum, una salsa

a base di formaggio ed erbe

che i romani spalmavano su

pane e focacce. Non a caso,

la ricetta tradizionale vede

tra gli ingredienti fonda-

mentali anche il formaggio

(Parmigiano o Pecorino).

Sempre restando nella pro-

vincia spezzina, spostando

l’attenzione sulle bellezze

artistiche e archeologiche

s’incontrano due importan-

ti siti: il Parco di Luni e la

Villa Romana di Varignano.

Ilprimo–annessoaunricco

museo con percorsi e visite

guidate all’intero nucleo –

è la testimonianza dell’an-

Terre, riconosciu-

to come patrimo-

nio dell’Unesco

già negli anni ’90.

Una manciata di

borghi aggrappati

alle scogliere che si riflet-

tono sul Mar Ligure, meta

di migliaia di turisti prove-

nienti da tutto il mondo che

restano incantati dalla bel-

lezza dei luoghi, percorren-

do i sentieri a picco sulmare

checolleganoi5borghiqua-

li Riomaggiore, Manarola,

Corniglia, Vernazza e Mon-

terosso al Mare. Paesaggi

mozzafiatoeprelibatezzeda

mettere in tavola perché, ol-

tre al già citato pesto ligure,

qui si possono gustare le ac-

ciughe sotto sale, specialità

diMonterossoeRiomaggio-

re. Dal punto di vista enolo-

gico, spazio al vino Sciache-

trà,unPassitoDocchenasce

dalle uve vendemmiate sui

terrazzamenti, anche questi

soggetti a diversi interventi

di salvaguardia per la con-

servazione dell’ambiente.

STORIAD’ECCELLENZA

Ancora un poco di strada

e si arriva a Levanto, altra

località balneare d’eccel-

lenza. Collocata in una val-

le (le prime testimonianze

della città risalgono all’epo-

ca romana) ha le dorsali ri-

coperte da ulivi e vigne che

degradano verso il mare

con il promontorio del Me-

sco. Legata alla Repubblica

Marinara di Genova, è stato

un importante scalo com-

merciale oltre a essere una

cittadinaditransitodellavia

Francigena. Oggi, una par-

te del territorio di Levanto

rientra nel Parco delle Cin-

que Terre.

Proprio in questa tratta tra

Toscana e Liguria, opera

un’azienda fiore all’occhiel-

lo del comparto enogastro-

nomico e della distribuzio-

ne: la GF1 dei fratelli Silve-

stro e Stefano Panconi con i

due Cash&Carry di Avenza

e Levanto.

“La nostra azienda è legata

al suo territorio”, dice Ste-

fano Panconi “siamo nati e

risiediamo in zona. Arrivia-

mo da una lunga tradizione