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GIU. LUG. 2017

17

tanto qualche operazione non va

a buon fine”.

TRA CONSULENZE ED EVENTI

E vediamole, queste attività extra.

Prima di tutto ci sono le consu-

lenze. Ci sono quelle da vere star,

quando uno chef famoso che ha già

un suo ristorante prende in carico

anche un’altra insegna, dove non

potrà essere fisicamente presente

se non per brevi periodi. Quindi

si limiterà a impostare il menu, in

genere lavorando su una proposta

semplificata rispetto a quella del ri-

storante numero uno, e preparare la

brigata, a capo della quale metterà

un suo allievo. Ogni tanto una com-

parsata, ogni tanto una visita per un

giro di vite, qualora necessario, e

il gioco è fatto. Un gioco che con-

viene a entrambe le parti. Allo chef

che incassa un assegno da qualche

decina di migliaia di euro l’anno e

al ristorante che si bea comunque

della prestigiosa griffe. Poi ci sono

i consulenti veri e propri, gli chef

non troppo noti che si sono specia-

lizzati nel fornire consigli e supporto

agli altri.

Francesco de Francesco

sul suo sito

frachef.it

si propone

per l’avviamento di un locale (300

euro netti al giorno), per l’attività

marketing (300 euro al giorno), per

il monitoraggio in cucina (osserva-

zione per un giorno, sempre a 300

Heinz Beck lo chef tristellato della Pergola del

Rome Cavalieri di Roma.

euro netti, dell’attività del ristorante

per individuare le criticità). Poi corsi

di cucina personalizzati anche ama-

toriali e anche su Skype a 20 o 30

euro l’ora. De Francesco è talmen-

te abituato a monetizzare ogni slot

della sua giornata che quando gli

chiediamo di rispondere a qualche

domanda ci chiede di essere pagato.

Sarà per la prossima volta. Poi ci

sono gli eventi. Gli chef vengono

spesso chiamati a cucinare per fe-

stival gastronomici, serate sponso-

rizzate, presentazioni di automobili

o telefoni di ultima generazione,

eventi culturali con cachet che va-

riano in funzione dell’impegno, della

lontananza, del numero di ospiti,

del prestigio dello chef. Celebre il

caso di

Carlo Cracco

, che lo scorso

Capodanno cucinò (per la verità un

solo piatto) per il cenone Vip orga-

nizzato da una società di eventi alla

Torre Porta Nuova dell’Arsenale di

Venezia. Una cena da 1500 euro a

coperto (con bonus come il trasporto

in motoscafo e lo spettacolo privato

di fuochi artificiali) per la quale lo