cessità:
gli italiani tornano ad investire
nelmattone
(i tassi di interesse favorevoli
e le quotazioni basse hanno favorito le
compravendite di case, +1,6%)
e sostitu-
iscono l’auto
(la Fiat Panda, l’utilitaria
per eccellenza, è il modello più venduto).
Domina la prudenza: s
i riaffaccia la pra-
tica del finanziamento a rate e va di
moda l’usato
(la “secondhandeconomy”,
che oggi in Italia vale circa 18 miliardi
di euro, ha raggiunto il giro d’affari del
commercio elettronico, conun vero e pro-
prio boom nel settore dell’arredamento).
All’abito firmato ed alla camicia di marca
i giovani preferiscono l’ultimo modello
di smartphone (14 milioni venduti solo
negli ultimi dodici mesi).
Si torna a mangiare al ristorante e a
viaggiare per turismo, ma
spostamenti
e alloggio diventano sempre più so-
cial
: si condivide un passaggio in auto
con BlaBlaCar e si dorme in uno degli
appartamenti offerti suAirBnb. Secondo
le stime, le 138piattaforme della “sharing
economy” generano un volume d’affari
di svariati miliardi di euro.
I trend emergenti
Cosa cercano allora gli italiani nei
consumi?
La risposta è un mix di
tre parole chiave: benessere, tec-
nologia ed innovazione.
Benessere
perché le famiglie sono sempre più
attente al comandamento dello “stare
bene”: acquistano il biologico (+20%)
e le eccellenze certificate (Dop, Doc
e Igp), mangiano più frutta e verdura,
adottano nuove diete alimentari (in Ita-
lia uno su dieci è vegetariano, uno su
cinquanta è vegano), praticano attività
fisica (con 12 mila palestre siamo i primi
in Europa) e amano l’aria aperta e la
natura (la bicicletta è il mezzo di sposta-
mento preferito, la comunità dei “run-
ner” è tra le più numerose del Paese).
Tecnologia perché i consumi digitali ed
elettronici si confermano tra i più dinami-
ci, arrivando a monopolizzare l’area più
discrezionale della quotidianità, ovvero il
tempo libero.
Gli italiani sono pazzi dei
social network (su Facebook e Twitter
trascorrono 2 ore e mezza al giorno),
studiano, si informano, guardano la
tv, ascoltano la musica e leggono libri
sui dispositivi mobili.
Innovazione, in-
fine, perché il consumatore italiano, pur
affezionato alle tradizioni, è aperto alle
sperimentazioni e alle scoperte. A tavola
prima di tutto (in Italia si contano circa
18 mila ristoranti etnici), ma non solo:
piace l’idea della casa “smart”, degli elet-
trodomestici intelligenti, dei dispositivi
indossabili (occhiali, orologi, braccialetti)
che dialogano con lo smartphone per dire
come stiamo e ricordarci cosa dobbiamo
fare. È il mondo del web 3.0: internet
direttamente dentro di noi.
S
0,7%
PREVISIONE DEL PIL 2015
economista di REF Ricerche, si occupa di analisi microeconomica
dell’inflazione, dei consumi, del sistema distributivo e delle politiche tariffarie.
Consulente di Unioncamere per l’Osservatorio Prezzi e Mercati.
FULVIO BERSANETTI
LA RIPRESA DELL’ECONOMIA ITALIANA: POCA MA C’È
Fonte: previsioni REF Ricerche
PIL
0,7%
1,0%
0,8%
1,3%
0,2%
1,1%
CONSUMI DELLE FAMIGLIE
PREZZI AL CONSUMO
15
SETTEMBRE/OTTOBRE 2015
2015
2016