Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  57 / 68 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 57 / 68 Next Page
Page Background

55

SETTEMBRE/OTTOBRE 2015

tre reparti di confezionamento e due ma-

gazzini a -30°C. Il Gruppo ha stanziato

anche 8 milioni per lo stabilimento di

surgelazione di Ficarolo, inVeneto, e circa

10 milioni nel settore dei prodotti freschi

inRomagna. «Si tratta di unprogetto tanto

più oneroso e impegnativo – commenta

Bruno Piraccini – in quanto intrapreso

in una fase congiunturale ancora difficile

per l’economia italiana.

Orogel lo affronterà come sempre con

convinzione e lungimiranza, all’insegna

di un percorso votato alla qualità dei

suoi prodotti coltivati in Italia e prepa-

rati nei propri stabilimenti, nel rispetto

della natura e dei suoi ritmi. Per questo

perseguiamo una forte politica ‘green’,

dedicando un’attenzione particolare all’e-

cosostenibilità e all’ambiente».

Nel 2015, 15 milioni saranno impiegati per

potenziare la surgelazione degli ortaggi

Vogliamo crescere

più del mercato”

i

n occasione del varo del piano di investimenti trien-

nale, Orogel ha anche presentato i propri obiettivi

in ambito commerciale. Abbiamo approfittato dell’occa-

sione per parlarne con

Maurizio Zappatore, direttore

commerciale di Orogel.

Orogel, oltre alle verdure, coltiva talenti: molti dei

dipendenti hanno iniziato in questa azienda la loro

carriera professionale. Lo stesso vale per lei?

Questa azienda ha nel suoDna la formazione dei giovani.

Diverse figure sono entrate in azienda subito dopo il

diploma, intorno ai 20 anni e ora – a più di 40 – sono

capi funzione, ancora giovani ma con un’esperienza

aziendale molto forte. Io sono arrivato in Orogel nel

1995 a 34 anni, con già delle esperienze come funzio-

nario commerciale in aziende di marca alle spalle. Poi

essendo un indigeno, nel senso che sono di Cesena, e

avendo il cognome che ho... non potevo far altro che

approdare qui. Ho iniziato un percorso professionale

che mi ha portato dove sono ora nel 2009. Dopo essere

stato direttore vendite e Gdo manager, ho seguito an-

che la divisione delle confetture... Insomma mi sono

fatto le ossa!

Com’è lavorare in Orogel?

È molto stimolante: come azienda fa molte più cose di

quelle che potrebbe permettersi e ha cercato, fin dagli

anni Novanta di entrare in mercati futuribili, e di non

vivere mai di rendita. Anche nei 7 anni di crisi non

abbiamo mai avuto un cedimento, né nelle vendite, né

nella produzione.

Da quando è entrato in Orogel a oggi come è cam-

biato il mercato?

Per noi in maniera incredibile. Quando sono arrivato io

l’azienda era conosciuta come una buona produttrice,

ma non aveva certo un brand affermato.

Oggi siamo in una condizione nettamente superiore:

c’è un riconoscimento della nostra qualità, sia dal trade

(anche se fatica a riconoscerlo nelle negoziazioni) che

dal consumatore finale.

Retail o foodservice?

Uno e l’altro. Sono due settori complementari che vanno

seguiti in maniera sinergica.

328 mio

FATTURATO

COMPLESSIVO 2014

DI OROGEL