Importante è esserci
Esiste invece una fascia di po-
polazione, intorno al 25-30%
- con percentuali crescenti
nelle fasce d’età più giova-
ni - interessata, nei consumi
fuori casa, a sperimentare, a
vivere esperienze edonisti-
che e differenzianti. È una
popolazione traversale da un
punto di vista geografico, un
po’ più concentrata nelle aree
urbane, anche nelle medie
città di provincia, non solo
nelle metropoli.
In questa fascia, che è quel-
la con mag-
giore capacità
di spesa e più
propensa a far-
lo, individuia-
mo tre macro
riferimenti.
I giovani dai 15
ai 25 anni, tipi-
camente legati
a un’attività di
studio o che stanno muoven-
do i primi pasi nel mondo
del lavoro. Vivono in casa
o se già vivono fuori sono
dipendenti dai genitori. Pro-
prio per questomotivo i soldi
di cui dispongono li utilizza-
no esclusivamente per voci
di spesa orientate al sé e al
consumo (tecnologia, viaggi
e divertimento).
In questo gruppo di consu-
matori possiamo identifica-
re due dimensioni. Quella
Social e quella del Diverti-
mento. Nell’elaborazione di
un prodotto, di una modalità
di consumo, nella proposta di
un locale, la costruzione del-
la brand authority non può
prescindere dalla dimensio-
ne social, non solo passiva.
Non a caso molte aziende
perseguono questa strada
presidiando, a volte però non
in maniera coerente, i social
media.
Quanto alla di-
mensione del
diver timento,
vi è poca cultu-
ra di prodotto,
minore esigen-
za di benessere
fisico e prevale
l’idea di esser-
ci in quel mo-
mento, magari avendo come
riferimento uno o più tren-
dsetter che possono rapida-
mente cambiare in funzione
della moda e delle tendenze.
In questo gruppo di perso-
ne, proprio perché la molla
principale sono fare gruppo e
divertirsi, l’alcol è un potente
elemento di aggregazione.
Dal punto di vista dei pro-
duttori l’attenzione è verso i
prodotti speciali, la birra par-
ticolare, il cocktail lanciato a
Ibiza, la bevanda cool. È un
target difficile da imbriglia-
re, legato alle mode ma può
essere molto remunerativo.
Fusione di gusti
Vi sono poi i giovani adulti
dai 30 ai 45 anni e anche un
po’ oltre nei quali si combina-
no attitudini apparentemen-
te contrastanti: la voglia di
divertirsi, di consumare, di
sper imentare
con livelli di
conoscenza più
elevati incro-
ciano il conso-
lidamento delle
aspettative sul-
la salute e sul
benessere. Il
tutto condito
con una capacità di spesa
interessante.
Possiamo individuare tre
aree attorno alle quali si ag-
gregano queste attitudini al
consumo.
Quella del Gender Drink, va-
le a dire soluzioni, proposte,
prodotti orientati al genere
dei consumatori. Quindi ci-
bo e bevande alla ricerca
di un pubblico prevalente-
mente maschile, femminile
o, anche, gay. I prodotti così
concepiti hanno nomi diversi
da quelli abituali, hanno po-
sizionamenti diversi, anche
se poi non sono appannaggio
esclusivo di un genere.
Vi è poi l’area del Tecno Bio,
dove la ricerca verso un’offer-
ta differenziante, originale e
alternativa si caratterizza an-
che per l’ingresso della tec-
nologia nella preparazione.
Pensiamo alle
c e n t r i f ug he ,
dove si combi-
nano questi due
elementi con
l’aggiunta della
valenza saluti-
smo-benessere.
È un’area tipica-
mente specifica
del locale, dove anche il li-
vello di servizio deve essere
coerente con la proposta di
prodotto per fondersi in una
esperienza di consumo. Per
l’industria vi è invece l’oppor-
tunità di accedere a questo
ambito con lo sviluppo di
22
mixer
maggio 2014
Analisi
pubblico esercizio
Le parole chiave
• Estemporaneità
• Volubilità
• Tam-tam
• Tribù
Le parole chiave:
• Identità
• Naturalità
• Fusion