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Giacomo Fogli
Parla il gestore del Chimney
Pub di Pontedera (PI), campione
italiano 2013 e secondo
classificato nella finale mondiale
Master Bartender Competition
2013
Perché vale la pena partecipare alla Master
Bartender Competition organizzata da Pilsner
Urquell?
Perché, tra prove di spillatura e di storia della
birra, offre la possibilità di crescere e di imparare.
Tra l’altro, i brevi manuali forniti da Pilsner
Urquell, indispensabili per prepararsi alla gara,
offrono informazioni interessanti che inducono
all’approfondimento.
Oggi cosa chiede il cliente di un pub?
In generale, birre semplici. Poi, certo, dipende
dal target di riferimento. Per esempio i ragazzi,
purtroppo, prediligono le birre bionde ad alta
gradazione alcolica perché vogliono ubriacarsi
con un paio di pinte, spendendo al massimo
10 euro. In uno scenario del genere, diventa
essenziale il ruolo del gestore che deve educare
a un bere consapevole e di qualità. Per questo ho
deciso di non vendere shot e di non correggere
mai la birra.
Un’idea per spronare i consumi di birra?
Puntate su un menù vario, con una rotazione
frequente delle birre in bottiglia e, se possibile,
anche di quelle alla spina. Inoltre, per
incrementare gli affari vi consiglio di orientarvi
verso una soluzione ibrida e completa. Non solo
pub puro, per esempio, ma anche beer shop
con una proposta ricca e variegata. Io l’ho fatto:
è stato un successo. Il trucco per fidelizzare la
clientela è creare simbiosi tra i due locali.
L
a finale mondiale della Master
Bartender Competition ideata e
organizzata da anni da Pilsner
Urquell è in programma il 5 ot-
tobre nella cornice della celebre
fabbrica di Pilsen, nel cuore della
Boemia, vicino a Praga.
In attesa di conoscere il vincitore as-
soluto del 2014, abbiamo intervistato
i campioni italiani di quest’anno e del
2013 per conoscere i punti di forza del
concorso e per conoscere le ultime ten-
denze e nuovi spunti ed idee per miglio-
rare l’attività del vostro locale sul fronte
della birra.
(Nicole Cavazzuti)
M
Master Bartender Competition
Parlano i protagonisti della manifetsazione di Pilsner Urquell
La sfidamondiale dei campioni italiani
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mixer
OTTOBRE 2014
Pulcherio Scutti
Parla il bartender della
Pizzeria “Cavatelleria”
La Quercia di Termoli,
vincitore italiano della
Master Bartender
Competition 2014
Perché consiglieresti ai colleghi di
partecipare a questa competizione?
Perché la competizione offre uno
stimolo per studiare e approfondire
temi importanti come storia del
prodotto e tecniche di spillatura.
Per chi non lo sapesse, la gara si
articola in più fasi: blind test, ovvero
l’individuazione della birra Pilsner
Urquell tra cinque birre diverse, storia
del prodotto e una prova di spillatura.
La tendenza del 2014 in fatto di
birra?
Difficile generalizzare. Per quanto mi
riguarda, grazie al costante impegno
rivolto alla diffusione della cultura
della birra tra i clienti, oggi la mia
clientela è più sensibile e attenta alla
qualità del prodotto e alla spillatura.
Un suggerimento per incrementare
la vendita di birre speciali in
ristoranti e pizzerie?
Occorre puntare su abbinamenti birra
e cibo. Per esempio, la Pilsner Urquell
si accompagna bene ai cavatelli
alla rucola, pecorino e pomodorini
o al radicchio, provola affumicata e
gorgonzola, mentre in genere i dolci
si sposano bene con le birre rosse
belghe.
Tre domande a
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