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Come nascono i tuoi coc-

ktail?

Dall’osservazionedeigustidel-

la clientela: ascolto l’avvento-

re e cerco di accontentarlo nel

migliore dei modi. Tra l’altro,

credo che negli ultimi anni si

sia alzato il livellomedio di co-

noscenza dei clienti in tema di

spirits: in tanti ormai padro-

neggiano le diverse marche e

percepiscono le differenze tra

un prodotto e l’altro.

Quali sono i drink più ri-

chiesti al vostroSpeakeasy?

I classici: Americano, Negro-

ni e Bellini. Inoltre, cresce la

richiesta di cocktail a base di

tequila e mezcal, probabil-

mente anche grazie alle cam-

pagne pubblicitarie di grande

impatto. Inoltre, sempre più

giovani chiedono il drink

mostrandolo direttamente

da una delle tante App de-

dicate al mixology, fenomeno

evidentemente trainato dalla

diffusione degli smartphone.

Cheruoloha ladecorazione?

È la ciliegina sulla torta, pur-

ché sia semplice, minuta, mai

invadente. Oltre a stimolare la

vista, deve enfatizzare il lato

aromatico del drink. Ottimi,

a questo fine, sono per esem-

pio scorza di limone, spezie

come zenzero e chiodi di ga-

rofano e anice stellato.

Gli errori più comuni da

evitare?

Accostare prodotti monocor-

di: ovvero, solo dolci o solo

secchi. E poi, esagerare con

il numero di ingredienti e di

distillati. Ci sarà unmotivo se

i grandi classici dellamiscela-

zione sono composti solo da

due o tre ingredienti, o no?

Capitolo food pairing. Se-

condo te è una moda o una

tendenzadestinata a sdoga-

nare i cocktail anche fuo-

ri dagli orari di consumo

canonici?

Puòaffermarsi come costume

in città comeMilano e Torino.

Nel Sud, e in particolare in

provincia, il food pairing in-

vece difficilmente diventerà

un fenomeno di massa. Per

abitudine, da Roma in giù, la

cena si consuma a casa o al

ristorante, tendenzialmente

con del buon vino.

I tuoi suggerimenti in te-

ma di abbinamento cibo-

drink?

Gli abbinamenti si studiano

per armonia o per contrasto.

Per esempio, il Negroni si

sposa bene con acciughe o

tapas salate, la Vodka Sour

con un plateau di frutti di

mare freschi o con scampi

abbinati ad ananas e il Moji-

to con un carpaccio di carne

accompagnato da un’insalata

condita con aceto balsamico.

Come si riconosce il drink

perfetto?

Non esiste. Come dicevano

i latini: «De gustibus non

disputandum est». Sui gusti

non si può discutere: ognuno

ha i suoi, per quanto strani

possano sembrare ad altri.

L’ingrediente del 2014?

Scommetto su tequila e

mezcal.

M

82

Mixer

FEBBRAIO 2015

Nino Siciliano

MIXOLOGY

CARMINE HA APERTO LO SPEAKEASY

DI POMIGLIANO D’ARCO DUE ANNI FA

CON DOMENICO CASORIA

Ingredienti

45 ml dark jamaica rum

20 ml apricot brandy

10ml pimento dram

(tradizionale liquore

giamaicano a base di

rum e erbe aromatiche,

ndr)

Lime spremuto

Ginger beer

Agitate gli ingredienti

-escluso la ginger

beer- in uno shaker

parisienne, versate

in bicchiere mug tiki

con ghiaccio tritato

e colmate con ginger

beer.

TAWHAKI