FEBBRAIO 2015
Mixer
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re formato da un professore
con la passione per il barten-
dinga360°.Unapassione tal-
mente grande che lo portò
ad organizzare un corso di
American Bartending con
un docente esterno presso
la nostra scuola. Scoprendo
il free pouring e i movimenti
dibasedelFlairhocapitoche
volevo saperne di più.
La tua formazione è poi con-
tinuata presso Planet One
– DrinkOut, sede di Bari…
Esatto. Mi rivolsi a Donato
Lippolis, il docente esterno
che venne all’istituto alber-
ghiero e oggi mio carissi-
mo amico, per sapere dove
avesse studiato le tecniche
di bartending. Donato mi
indirizzò verso l’Ateneo del
Bartending Planet One di
Bari, gestito da DrinkOut
Srl. Cominciai a formarmi
convari corsi di bartending,
furono due anni intensi in
cui cominciai a fare allena-
menti di Flair presso la sede
di Bari.
Un giorno poi arrivò una
bella sorpresa: mi venne
proposto di diventare as-
sistente tecnico in affian-
camento al trainer Andrea
‘Packy’ Renzullo.
Un’occasione preziosa per
continuare a formarmi gua-
dagnando un po’.
L’avventura dell’esplora-
zione affascina tanti bar-
tender e tu poi hai scelto
Londra come meta. Come
mai questa decisione?
A un certo punto è arrivato
il momento delle scelte: re-
stare a Bari per continuare
la formazione da trainer o
scoprire e testare con ma-
no la realtà di Londra se-
guendo i consigli di amici
che già vivevano qui.
È stata un’importante scel-
ta personale e così a fine
settembre 2013 ho mes-
so la mia attrezzatura da
bartender in valigia e sono
partito alla volta di Londra
in compagnia del mio ami-
co e “brother” Aldo Vinci.
È stato un inizio difficile
a causa della lingua, co-
noscevo poco l’inglese, ma
con il passare del tempo
le cose si sono sistemate.
Ho cominciato lavorando
al Balans, un ristobar di
Soho, dove non facevamo
servizio al banco e potevo
preparare i drink e poi i
camerieri li portavano al
cliente.
GLI SPIRITS PIÙ
DI TENDENZA
E LE LORO
PERFORMANCES
VODKA: UP
Ne utilizziamo molta,
in particolare quella
alla Vanilla per la
preparazione del
Pornostar Martini,
uno dei drink più
gettonati.
GIN: UP
È risaputo: gli inglesi
lo adorano.
CACHACA: STABILE
Non abbiamo un
consumo esagerato
di cachaça… Tutto
sommato, con un
pizzico di humor
inglese, posso dirvi
che per non essere
un locale brasiliano
non ci possiamo
lamentare!
WHISKY: UP
Fra Old Fashioned
e Sour ne usiamo
tanto al banco e,
soprattutto, di
tipologie diverse.
Up & Down
“A fine settembre
2013 ho messo la
mia attrezzatura da
bartender in valigia e
mi sono trasferito
a Londra”