Si dice che il destino sia
nel nome… Perché “Lo
Sverso”?
Il nome, contrariamente a
quanto spesso succede, ci
balena in mente quasi subito
dopo, un lampo d’ispirazione
che ci trova tutti d’accordo.
Il termine ha una doppia
accezione: se da un lato si-
gnifica, quasi banalmente,
“l’ubriaco”, dall’altro intende
identificare una persona non
convenzionale, estrosa, fuori
dagli schemi, e questa idea si
accosta molto al nostro loca-
le, come traspare immediata-
mente sia dall’arredamento
che dall’atmosfera che si re-
spira a Lo Sverso.
Quali sono le difficoltà che
incontrano tre giovani soci
che fanno impresa per la
prima volta?
Le difficoltà sono molteplici,
soprattutto a causa delle gra-
vose e numerose questioni
burocratiche che ci si trova
a dover affrontare.
Fortunatamente siamo tre
persone diverse, ma unite
dalla passione per questa
attività e, grazie ad una con-
divisa ripartizione dei compi-
ti, siamo riusciti ad avviarla
con entusiasmo, nonostante
le difficoltà.
Per quel che invece riguarda
il momento lavorativo, que-
sto riesce a ripagarci dalla
fatica e dalle numerose ore
necessarie per portare avanti
il progetto.
E comunque, nonostante
tutto, noi ci divertiamo la-
vorando... e questo penso
sia il vero segreto per una
buona riuscita!
Come si differenzia Lo
Sverso dagli altri birrifici
e birrerie?
Innanzitutto, Lo Sverso non
è un birrificio, nel senso che
non produciamo birra, alme-
no per ora.
Il nostro locale somministra
birre, sia alla spina che in
bottiglia, con una propria
filosofia: puntare esclusiva-
mente su prodotti artigianali
italiani e “speciali” stranieri.
La produzione di birra in Ita-
lia, oltre ad essere in continua
e costante ascesa, propone
Lo Sverso è un
birrificio che
ha puntato su
prodotti artigianali
italiani e stranieri
realizzati da
piccole aziende
perlopiù
sconosciute
FEBBRAIO 2015
Mixer
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