must come il gelato al formaggio, la crema dell’Artusi,
la crema al Vinsanto con cantuccini di Prato, i sorbetti
al vino, il gelato al castagnaccio e le nostre infusioni.
Carapina ha tre negozi, due a Firenze e uno a Roma,
due città turistiche. Quali sono le macro differenze
tra i clienti stranieri e gli italiani?
I turisti stranieri –penso in particolare agli americani-
prediligono i gusti più semplici, classici e conosciuti,
in particolare stracciatella, cioccolato e pistacchio, e
difficilmente escono dagli schemi. Non c’è da stupirsi:
hanno una minore cultura del prodotto rispetto a noi
italiani.
Pensate di aprire nuovi negozi?
Sicuramente sì! Al momento ci interessano soprattutto
Milano, Londra e New York.
Il segreto per avere successo con una gelateria ar-
tigianale?
Il mio consiglio è di produrre quotidianamente gelato
con ingredienti freschi e di stagione. In questa logica,
meglio pochi gusti (sedici al massimo), ma con una
rotazione frequentissima. Inoltre vi suggerisco di in-
vestire in un serio artigiano del gelato piuttosto che in
una cella frigorifero, perché non ha più senso stivare
Il primo negozio Carapina è stato aperto da Simone
Bonini nel 2008 a Firenze, in piazza Oberdan. Ed è
subito un successo, grazie alla qualità del gelato,
all’arredamento colorato, al laboratorio a vista e al
banco a pozzetti. Il secondo punto vendita Carapina
è arrivato due anni dopo, ancora a Firenze, a due
passi dal Ponte Vecchio. E nell’aprile 2014 ecco il
terzo negozio, questa volta a Roma, con un locale
che rispecchia la filosofia dei due negozi di Firenze,
ma che rinnova e amplia l’offerta con tramezzini,
finger food, birra, brioche, pasta e aperitivi. Senza
scordare l’espresso realizzato con cialde totalmente
riciclabili e il caffè americano preparato macinando
i chicchi sul momento, entrambi fatti con miscele
speciali realizzate in collaborazione una piccola
torrefazione.
CARAPINA
Un’apertura dopo l’altra in pochi anni
26
mixer
luglio/agosto 2015
Storie di successo
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