già attivo a Orio al Serio, già nel 2015
inaugureremo a Milano un locale in
via Turati e un altro ristorante di cui
ancora non posso svelare altri partico-
lari. Ma tra i piani a più lunga gittata
è compresa anche Roma. Intendiamo
infatti concentrarci sulle due maggio-
ri città del Paese, dove nei prossimi
cinque anni ipotizziamo di dare vita a
5/8 nuovi spazi. Oltreconfine invece,
quest’anno apriremo al pubblico due
negozi a Londra, dove entro il 2020
prevediamo di ripetere l’esperienza
milanese con 15 locali consolidati. Il
nostro format si caratterizza del resto
per un deciso taglio metropolitano e
la capitale inglese è senza dubbio la
città europea più adatta ad accoglie-
re una ampia costellazione di locali
nei suoi diversi quartieri. Tra giugno
e luglio, debutteremo poi negli Stati
Uniti con un nuovo locale a Cupertino,
nel cuore della Silicon Valley. Senza
contare che entro il 2020 potenzieremo
anche la nostra attività in Asia con 6
nuove location in Giappone destinate
ad affiancare le 4 già esistenti. Conso-
lideremo quindi la presenza ad Hong
Kong, dove contiamo di raggiungere
i 5 punti di vendita. La città sembra
infatti una location molto interessante:
il locale aperto qui lo scorso anno è
quello che registra il miglior fattura-
to per mq tra i negozi operativi fuori
dall’Italia. Sotto osservazione sono
però anche Germania e Middle-East
dove prenderemo in considerazione
solo location in cui si possa creare e
consolidare una buona massa critica
di locali.
Un programma intenso che si tra-
durrà anche in risultati economici…
In effetti, complice anche il programma
di nuove aperture, contiamo di mettere
a segno già nel 2015 una crescita a dop-
pia cifra, raggiungendo un giro d’affari
complessivo pari a 30 milioni di euro.
Vogliamo del resto sfruttare appieno
la positiva fase di cui è protagonista
il fast casual. Grazie ai propri punti di
forza - una ticket average compresa tra