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PUBBLICO ESERCIZIO

Formazione

28

Mixer

MARZO 2016

C

ome è noto, con la riforma della scuola l’alter-

nanza con il lavoro è entrata ufficialmente nel

curriculum scolastico e coinvolgerà, a partire

dalle terze classi, tutti gli studenti delle scuole

superiori.

Concretamente, vuole dire che tutti gli studenti italiani

dovranno svolgere un numero di ore di alternanza pari

a 200 nei licei e 400 negli istituti tecnici e professionali

(la legge nazionale non può invece intervenire sulla

Istruzione e Formazione Professionale di competen-

za regionale) e le esperienze di alternanza potranno

essere realizzate anche durante la sospensione delle

attività didattiche.

PERCHÈ INVESTIRE?

Qualche tempo fa partecipando ad un convegno in cui

si confrontavano il mondo delle imprese e quello della

scuola è emerso un interrogativo apparentemente sem-

plice ma complesso al tempo stesso. “Perchè le imprese

dovrebbero investire nell’alternanza scuola-lavoro?”.

La risposta a tale domanda è stata altrettanto semplice

ed ha trovato ampia condivisione tra i partecipanti: le

imprese italiane, non potendo competere come altri

Paesi sul costodel lavoro, devono basare la loro strategia

sulla competitività su due fattori fondamentali: ricerca

e innovazione (intesa non solo in senso tecnologico)

ma di processo.

Per realizzare ciò le imprese hanno bisogno della scuo-

la ed in particolare che essa sia in grado di formare

giovani non solo preparati dal punto di vista tecnico

professionale, ma anche inseriti in un percorso for-

mativo organico e completo che miri a promuovere

uno sviluppo articolato e multidimensionale della loro

persona in grado di far crescere le imprese, ma anche

gli imprenditori del futuro. Ma, come le imprese hanno

Un protocollo

di intesa per

l’alternanza

scuola lavoro

A FIRMARLO LA FIPE, FEDERAZIONE ITALIANA

DEI PUBBLICI ESERCIZI E IL MIUR

DI SILVIOMORETTI

direttore area relazioni sindacali, previdenziali

e formazione fipe