PUBBLICO ESERCIZIO
Formazione
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Mixer
MARZO 2016
C
ome è noto, con la riforma della scuola l’alter-
nanza con il lavoro è entrata ufficialmente nel
curriculum scolastico e coinvolgerà, a partire
dalle terze classi, tutti gli studenti delle scuole
superiori.
Concretamente, vuole dire che tutti gli studenti italiani
dovranno svolgere un numero di ore di alternanza pari
a 200 nei licei e 400 negli istituti tecnici e professionali
(la legge nazionale non può invece intervenire sulla
Istruzione e Formazione Professionale di competen-
za regionale) e le esperienze di alternanza potranno
essere realizzate anche durante la sospensione delle
attività didattiche.
PERCHÈ INVESTIRE?
Qualche tempo fa partecipando ad un convegno in cui
si confrontavano il mondo delle imprese e quello della
scuola è emerso un interrogativo apparentemente sem-
plice ma complesso al tempo stesso. “Perchè le imprese
dovrebbero investire nell’alternanza scuola-lavoro?”.
La risposta a tale domanda è stata altrettanto semplice
ed ha trovato ampia condivisione tra i partecipanti: le
imprese italiane, non potendo competere come altri
Paesi sul costodel lavoro, devono basare la loro strategia
sulla competitività su due fattori fondamentali: ricerca
e innovazione (intesa non solo in senso tecnologico)
ma di processo.
Per realizzare ciò le imprese hanno bisogno della scuo-
la ed in particolare che essa sia in grado di formare
giovani non solo preparati dal punto di vista tecnico
professionale, ma anche inseriti in un percorso for-
mativo organico e completo che miri a promuovere
uno sviluppo articolato e multidimensionale della loro
persona in grado di far crescere le imprese, ma anche
gli imprenditori del futuro. Ma, come le imprese hanno
Un protocollo
di intesa per
l’alternanza
scuola lavoro
A FIRMARLO LA FIPE, FEDERAZIONE ITALIANA
DEI PUBBLICI ESERCIZI E IL MIUR
DI SILVIOMORETTI
direttore area relazioni sindacali, previdenziali
e formazione fipe