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PUBBLICO ESERCIZIO

Lavoro

40

Mixer

MAGGIO 2016

rare e modernizzare l’attività di accoglienza dell’ospite

cui proporre attraverso le delizie della nostra cucina

anche la bellezza è l’unicità dei nostri territori. Si è

parlato di come sia necessario perfezionare, attraverso

tecniche nuove come lo storytelling, le competenze

di chi opera in sala per raccontare l’esperienza di un

piatto, di una cucina, del suo territorio, per consentire

al cameriere, parafrasando il titolo di un fortunato

libro di qualche anno fa, di diventare da “muto” a

cameriere “parlante”.

È

crescente, infatti, la richiesta di figure specializ-

zate

: la ristorazione sta attraversando un’evoluzione

continua. Le aziende vogliono un cameriere che non

sappia solo servire piatti e conosca il “bon ton”, ma

sappia intrattenere l’ospite presentando suggestioni.

Anche la scuola ritiene di dover essere sempre

più vicina alle esigenze delle imprese

, sia attra-

verso un aggiornamento delle figure dei docenti sia

riproducendo a scuola le modalità proprie del servi-

zio. In questo senso lo sviluppo delle varie forme di

alternanza scuola lavoro, previste dalla Buona Scuola

dovrebbero aiutare.

IL RUOLO DI FIPE

Insieme alle scuole e agli altri soggetti interessati,

Fipe intende fare la sua parte e vuol fare di questa ri-

valutazione della professione di sala la sua battaglia

dal 2016

. Serve una campagna di comunicazione, un

programma di sensibilizzazione, uno sforzopedagogico

che, attraverso

case histories

, racconti, testimonianze,

facciano conoscere la parte più piacevole ed attraen-

te di questa professione, la esalti e porti i giovani a

considerare le opportunità di crescita, di carriera, di

contatti con personaggi ed ambienti esclusivi, dove il

servizio è protagonista, superando quella disaffezione

verso certi lavori, come quello del cameriere visti sotto

una luce negativa, di sacrificio, di mancato sbocco, di

scarso livello di crescita.

A partire da una vera e propria azione di orientamento

e mini stage, con la presenza di testimonial d’ecce-

zione, proprio nelle scuole, sia nelle scuole medie,

per la scelta consapevole dell’istruzione professiona-

le o tecnica, sia nell’orientamento

in itinere

, per gli

alunni delle classi seconde degli istituti dei servizi

per l’enogastronomia e per l’ospitalità, per avvicinarli

all’indirizzo di sala che oggi ancora paga pegno nei

confronti della cucina.

Nello scenario futuro, infatti, le imprese si troveran-

no nelle condizioni di orientarsi verso una ricerca di

flessibilità, di conoscenza, di innovazione e di diver-

sificazione continua, che va oltre competenze pro-

fessionali che superano la sola dimensione tecnica,

coinvolgendo anche altri aspetti della vita lavorativa,

quali i sistemi di relazione, i riferimenti di valore, le

esperienze e le conoscenze di natura diversa.

Compiti professionali sempremeno ripetitivi, esigenze

di intersostituibilità, frequente variabilità dei compiti

e altre variabili legate alle evoluzioni degli ultimi de-

cenni, per i quali anche per le figure del personale

di sala vi può essere un futuro più radioso a patto

che tutte le componenti lo sostengano nei fatti e con

un’azione strategica non estemporanea.

M

“La cucina

non è nulla senza sala

ed i meriti

di un ristorante eccellente

vanno divisi

equamente

tra i due comparti”

Gualtiero Marchesi