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Mixer

/ OTTOBRE 2016

RISTORAZIONE

Inchiesta

C’

eraunvolta la

ristorazionealberghiera.Al

meglio, era di buona qualità ma banale,

standardizzata, senza grandi colpi di co-

da, per non spaventare i clienti.Qualcosa

però sta cambiando sotto il cielo dell’ospitalità. Oggi

sono sempre di più gli chef stellati che decidono di

fare un’esperienza più o meno lunga in hotel. In città,

ma anche in località turistiche. Cresce il numero di

alberghi che chiamano alla guida di ristoranti vecchi

e nuovi chef stellati. Non è una novità assoluta, certo.

Alcuni grandissimi proprio in albergo hanno vissuto la

lorocarrieraeccezionale, comeHeinzBeckallaPergola

di Roma e Norbert Niederkofler alla Rosa Alpina di

Bolzano (racconteranno la loro esperienza sul nume-

ro di novembre, ndr). Pensiamo piuttosto a giovani

L’Hotel chiama,

lo chef stellato

risponde

SEMPRE PIÙ SPESSO CHEF

CREATIVI E GIÀ NOTI METTONO

IL LORO TALENTO AL SERVIZIO

DI UNA STRUTTURA ALBERGHIERA.

PER OTTENERE MUTUA VISIBILITÀ,

ABBATTERE I COSTI MA, ANCHE,

SPERIMENTARE NUOVE FORMULE

E SFIDARE SE STESSI

di Anna Muzio

talentuosi, che portano in una location di prestigio

tutto il loro talento e la loro creatività.

FORMULE DIVERSE

NEL “LABORATORIO MILANO”

Abbiamo parlato con gli chef alla guida di tre ristoranti

aperti nel giro di pochi mesi a Milano: tutti propongo-

no una cucina creativa, che ha già raccolto consensi in

precedenti esperienze. “A Milano le strutture alber-

ghierehanno sentito la crisi, eper attirareclienti hanno

chiamato chef eclettici ed originali. È unmondo che si

sta svecchiando, come se fosse un “mio” ristorante”

spiega

Misha Sukyas

, cuoco italo-armeno già alla

guida de L’Alchimista e di Spice, dal quale è stato

“sfrattato” a causa dei lavori della metropolitana.