OTTOBRE 2016 /
Mixer
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A luglio apre il Puzzle all’interno del TownHouse 31,
boutiquehotel del centroconuna formulaoriginale: un
solo tavolo comune da 16 coperti, in cui i commensali
siedono uno accanto all’altro “la prova che, come ho
sempre saputo, con le gambe sotto un tavolo tutti
sono uguali”. Perché proprio in albergo? “È più un
salotto che un ristorante con l’ambiente giusto, neu-
tro e un po’ asiatico, che non richiama subito Milano,
perfetto per la mia cucina eclettica e cosmopolita”.
Il menu è fisso e varia ogni sera.
“Tra i vantaggi di lavorare all’interno di un albergo c’è il
fatto che non sono necessari capitali per aprire e non si
devono controllare ossessivamente i conti. Anche se io
quilavorocomesefosseunristorantedimiaproprietà.Selecoselefaitue,ledifferenzeconunristoranteagestione
LO CHEF ANDREA ASOLI È ALLA
GUIDA DEL RISTORANTE RUBACUORI
BY VENISSA, ALL’INTERNO DELLO
CHÂTEAU MONFORT, RELAIS & CHÂTEAUX
DI CORSO CONCORDIA.
NELLE FOTO,
LA “SALA DEL DOLCE RISVEGLIO”
CON IL BUFFET PER LA PRIMA COLAZIONE
E LA “SALA RUBACUORI” CHE
ATTENDE LA CLIENTELA DELL’HOTEL.
“A Milano le strutture
alberghiere hanno sentito
la crisi, e per attirare
clienti hanno chiamato
chef eclettici ed originali.
È un mondo che si sta
svecchiando, come la
ristorazione in generale”
Misha Sukyas