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NOVEMBRE 2016 /

Mixer

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È nell’export che

le aziende possono

trovare elevati margini

di crescita visto

che ad oggi soltanto

il 26% dei nostri distillati

è venduto all’estero

È qui, infatti, secondo

AssoDistil

, che le aziende possono

trovare elevati margini di crescita, visto che adoggi soltanto

il 26% dei nostri distillati è venduto all’estero. Nel periodo

2011-2015 le vendite all’esterodi Grappa imbottigliata sono

cresciute del 7% rispetto al periodo precedente, mentre

lo sfuso è aumentato del 4% (rielaborazione AssoDistil su

dati Istat). Anche il 2015 sul 2014 ha mostrato un trend

di crescita medio del 14%. E pure in ascesa, pare l’avvio

del 2016: i dati dei primi sei mesi dell’anno mostrano che

la Grappa imbottigliata ha visto incrementare le vendite

nell’Unione Europea del 3% rispetto allo stesso periodo

nel 2015, registrando scambi per 3.848 ettanidri. Ancora

più vivace l’andamento delle esportazioni di Grappa im-

bottigliata nei Paesi extra-UE, aumentate del 5%.

Oltre alla Germania (che assorbe il 60%dell’export in Europa

di grappa in bottiglia e l’87% di quella sfusa), alla Svizzera

(10%) e all’Austria (5%), si segnalano alcuni nuovi mercati che,

nonostante la quota ancora ristretta di vendite, appaiono di

grande interesse, poiché si tratta di Paesi grandi produttori

e consumatori di bevande alcoliche: Norvegia, Ungheria e

Ucraina. Un dato positivo arriva anche dai Paesi non europei,

soprattutto nel Sud-Est asiatico.

Benché i consumi interni siano in calo, la grappa tiene

bene.Equestoanchegrazieadalcunenovitànormative

che ne hannomigliorato l’immagine e la percezione di

prodotto premium destinato alla meditazione.

Abbiamo chiesto a

Cesare Mazzetti, presidente

del Comitato nazionale Acquaviti di AssoDistil

, di

illustrarci l’andamento del mercato e i trend più evidenti

sia in Italia che all’estero.

“Confermo. La recente normativa rappresenta una con-

quista non da poco. Finalmente, dallo scorso 1° agosto,

grazie al

Disciplinare produttivo contenuto nel DM 747

del gennaio 2016, del Ministero delle Politiche Agri-

cole

, è stato stabilito che tutte le fasi (taglio, diluizione,

refrigerazione ed edulcorazione della grappa) si devono

compiere in loco, nel pieno rispetto della scheda tecnica

di produzione.

Diversamente da quanto accadeva in precedenza, dunque,

gli imbottigliatori, si limiteranno esclusivamente a svolgere

il loro ruolo di imbottigliatori.

In questo modo i produttori non rischieranno di veder

“sfigurato” il proprio prodotto.

La grappa,

un mercato complesso