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GIUGNO 2017 /

Mixer

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L’uso di prodotti Dop e Igp è ormai una larga con-

suetudine: il 90% degli intervistati punta sulle filiere

corte, mentre è in forte espansione l’uso di prodotti

bio. L’84% dei ristoratori cambia il menù al massimo

ogni 4 mesi.

Un altro driver della ristorazione riguarda l’atten-

zione all’ambiente e al tema dello spreco alimen-

tare. I pubblici esercizi sono sempre più sensibili

ad una gestione sostenibile della propria attività,

ad esempio limitando gli sprechi idrici, scegliendo

lampade a led, elettrodomestici a basso consumo o

ricariche per i detergenti. Un aspetto su cui lavorare

riguarda la promozione di questi valori nei confronti

della clientela e del pubblico: ad esempio solo un

ristorante su quattro usa acqua microfiltrata e solo

il 14% del campione intervistato dona il ci-

bo non utilizzato ad associazioni caritatevoli.

è indirizzata su bar e ristoranti, sta determinando

una nuova sensibilità e responsabilità da parte delle

imprese del settore.

Partendo da questa consapevolezza si scopre che

nella ristorazione i consumatori ricercano pietanze

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più leggere ma senza lo stress della

lista delle calorie.

E per quanto riguarda la tracciabilità e

provenienza degli alimenti, la fiducia

riposta dai clienti nei ristoranti selezio-

nati fa in modo che questi aspetti non

siano argomenti a cui prestare grande

attenzione. Attenzione che viene assi-

curatadai ristoratori, i quali privilegiano

sempre più la qualità dei prodotti e il

rispetto dei cicli stagionali.

Fonte: indagine Fipe, 2017

Fonte: indagine Fipe, 2017

Fonte: indagine Fipe, 2017

MENU ALL’INSEGNA

DELLA STAGIONALITÀ

Ogni quanti mesi

cambia le portate inserite nel menu?

COME RIDURRE CONSUMI E SPRECHI

Quali azioni effettua per ridurre consumi e sprechi?

I PIATTI LEGGERI

PIACCIONO DI PIÙ

C’è una maggiore attenzione da parte dei clienti

verso pietanze più leggere?

PER 100 PERSONE DI 3 ANNI E PIÙ

Gli stili alimentari sono cambiati