GIUGNO 2017 /
Mixer
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tori del Training Center con i più grandi chef internazionali,
quali Ferran Adrià, Davide Oldani, Carlo Cracco e Massimo
Bottura”. E non a caso a questa “materia” è dedicato da
ormai ben 12 anni uno specifico workshop promosso in
collaborazione con il Politecnico di Torino.
Sotto il profilo organizzativo, presso il Centro insegnano
professionisti della formazione specializzati e in costante
aggiornamento all’interno e all’esterno dell’azienda, tutti
impegnati in un percorso formativo Scae (Specialty Coffee
Association of Europe) che permetterà loro a breve di di-
ventare AST (Authorized Trainer Scae). A livello nazionale
opera un gruppo di 6 trainer operativi presso la sede cen-
trale di Torino e quelle di Padova, Bologna, Roma, Napoli,
Catania, Bari e Cagliari. Una squadra dedicata di 4 trainer
professionisti si occupa invece di tutte le attività formative
rivolte al mondo estero e attivate nelle 45 sedi del Training
Center presenti nel mondo. A questa struttura “stanziale”
si affianca poi il nuovo programma di “training coaching”
che coinvolge direttamente i punti di vendita. “Andiamo
così oltre la formazione in aula – commenta Arcangeli –,
attivando un servizio one to one, cucito sulle diverse esi-
genze del cliente, sempre più simile a una vera e propria
consulenza sul prodotto, sull’offerta e sul servizio a tutto
tondo. La qualità in tazza di ogni espresso firmato Lavazza
viene in questo modo certificata da una formazione tailor
made e costante nel tempo”.
ter, è diventata un network mondiale con oltre 50 sedi nei
5 continenti. “L’obiettivo del Centro – illustra
Marcello
Arcangeli
,
head of Lavazza Training Center – è la diffusione
della cultura italiana del caffè con un approccio sempre più
cosmopolita.Untraguardoperseguitodaun latoesportando
le modalità di consumo tipiche del nostro Paese, dall’altro
importandomodelli di consumo internazionali ai quali viene
applicata l’expertise della nostra azienda”.
All’interno del Lavazza Training Center, dove ogni anno si
formano circa 30mila allievi, un ruolo di rilievo è occupa-
to dalla Scuola dell’Espresso, specificamente riservata ai
baristi. “L’offerta pensata per loro – afferma Arcangeli –
comprende corsi dedicati al caffè e corsi manageriali, così
da formare gli addetti al settore su tutti i principali aspetti
del mestiere”. Alla base della proposta, una precisa strate-
gia: “Per controllare e assicurare la qualità in tazza del suo
caffè – rileva Arcangeli –, Lavazza affianca insomma i propri
clienti professionali con un’attività di assistenza a 360°, nella
quale è compreso un programma di formazione articolato
in più fasi, che parte dalle basi della conoscenza del caffè
per arrivare a contenuti più evoluti di retail management. I
nostri allievi possonomettere inpratica lenozioni apprese fin
dal giorno successivo, realizzare e servire prodotti di qualità
che permettono loro di differenziare la propria offerta da
quella degli altri locali”.
Ma c’è di più. Il Training Center, infatti, si impegna anche
nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti. Un esempio?
“Il coffee design – risponde Arcangeli –, ovvero il food
design applicato al caffè: una disciplina che fino a qualche
anno fa non esisteva e che Lavazza ha trasformato in vera
e propria arte, complici proprio le ricerche fatte nei labora-
LA COLLABORAZIONE
DEL TEAM LAVAZZA CON
FERRAN ADRIÀ HA DATO
ORIGINE A ÈSPESSO,
L’ESPRESSO SOLIDO (2002)
E A COFFEE CAVIAR, IL
CAVIALE DI CAFFÈ (2004)
MARCELLO
ARCANGELI,
HEAD
OF LAVAZZA
TRAINING
CENTER