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GIUGNO 2017 /

Mixer

21

tori del Training Center con i più grandi chef internazionali,

quali Ferran Adrià, Davide Oldani, Carlo Cracco e Massimo

Bottura”. E non a caso a questa “materia” è dedicato da

ormai ben 12 anni uno specifico workshop promosso in

collaborazione con il Politecnico di Torino.

Sotto il profilo organizzativo, presso il Centro insegnano

professionisti della formazione specializzati e in costante

aggiornamento all’interno e all’esterno dell’azienda, tutti

impegnati in un percorso formativo Scae (Specialty Coffee

Association of Europe) che permetterà loro a breve di di-

ventare AST (Authorized Trainer Scae). A livello nazionale

opera un gruppo di 6 trainer operativi presso la sede cen-

trale di Torino e quelle di Padova, Bologna, Roma, Napoli,

Catania, Bari e Cagliari. Una squadra dedicata di 4 trainer

professionisti si occupa invece di tutte le attività formative

rivolte al mondo estero e attivate nelle 45 sedi del Training

Center presenti nel mondo. A questa struttura “stanziale”

si affianca poi il nuovo programma di “training coaching”

che coinvolge direttamente i punti di vendita. “Andiamo

così oltre la formazione in aula – commenta Arcangeli –,

attivando un servizio one to one, cucito sulle diverse esi-

genze del cliente, sempre più simile a una vera e propria

consulenza sul prodotto, sull’offerta e sul servizio a tutto

tondo. La qualità in tazza di ogni espresso firmato Lavazza

viene in questo modo certificata da una formazione tailor

made e costante nel tempo”.

ter, è diventata un network mondiale con oltre 50 sedi nei

5 continenti. “L’obiettivo del Centro – illustra

Marcello

Arcangeli

,

head of Lavazza Training Center – è la diffusione

della cultura italiana del caffè con un approccio sempre più

cosmopolita.Un

traguardoperseguitodaun latoesportando

le modalità di consumo tipiche del nostro Paese, dall’altro

importandomodelli di consumo internazionali ai quali viene

applicata l’expertise della nostra azienda”.

All’interno del Lavazza Training Center, dove ogni anno si

formano circa 30mila allievi, un ruolo di rilievo è occupa-

to dalla Scuola dell’Espresso, specificamente riservata ai

baristi. “L’offerta pensata per loro – afferma Arcangeli –

comprende corsi dedicati al caffè e corsi manageriali, così

da formare gli addetti al settore su tutti i principali aspetti

del mestiere”. Alla base della proposta, una precisa strate-

gia: “Per controllare e assicurare la qualità in tazza del suo

caffè – rileva Arcangeli –, Lavazza affianca insomma i propri

clienti professionali con un’attività di assistenza a 360°, nella

quale è compreso un programma di formazione articolato

in più fasi, che parte dalle basi della conoscenza del caffè

per arrivare a contenuti più evoluti di retail management. I

nostri allievi possonomettere inpratica lenozioni apprese fin

dal giorno successivo, realizzare e servire prodotti di qualità

che permettono loro di differenziare la propria offerta da

quella degli altri locali”.

Ma c’è di più. Il Training Center, infatti, si impegna anche

nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti. Un esempio?

“Il coffee design – risponde Arcangeli –, ovvero il food

design applicato al caffè: una disciplina che fino a qualche

anno fa non esisteva e che Lavazza ha trasformato in vera

e propria arte, complici proprio le ricerche fatte nei labora-

LA COLLABORAZIONE

DEL TEAM LAVAZZA CON

FERRAN ADRIÀ HA DATO

ORIGINE A ÈSPESSO,

L’ESPRESSO SOLIDO (2002)

E A COFFEE CAVIAR, IL

CAVIALE DI CAFFÈ (2004)

MARCELLO

ARCANGELI,

HEAD

OF LAVAZZA

TRAINING

CENTER