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Mixer

/ GIUGNO 2017

DOSSIER BIBITE Scenario

Il drink èmio

e lo gestisco io

NELLA SCELTA DELLE BEVANDE GLI

ITALIANI NON RINUNCIANO ALLA

PROPRIA IDENTITÀ. E I CONSUMI DI

SOFT E SUCCHI LO DIMOSTRANO

CHIARAMENTE

di Carmela Ignaccolo

D

immi cosa bevi e ti dirò chi sei. O meglio da

quale Paese provieni.

Se in alcuni casi un’affermazione del genere

può risultare eccessivamente tranchant, in

altri, invece, la tipologia dei consumi diventa peculiare

della caratterizzazione geografica.

E in questa indagine ci soccorrono bene le evidenze

statistiche di

statista.com,

in grado di differenziare

all’interno di un quadro europeo complessivo le va-

riegate declinazioni regionali.

Parlandodibevandeanalcoliche interminidi volumi, nel

2017 la media del vecchio continente si attesta intono

ai 120 miliardi di litri equamente distribuiti tra acqua

e soft drink, mentre i succhi (le rilevazioni di statista si

rivolgonoesclusivamentealletipologie fruttaeverdura

al 100%) si attestano al 10% del totale.

Sedifferenzeepeculiaritàsonostemperateesmorzate

dall’effetto “globalizzante” del macroscenario, sono

però pronte a emergere caso per caso.

In Italia, dove il settorenel suocomplessosviluppacirca

16 miliardi di litri, anche se i succhi non si discostano

significativamente dalla media europea, i soft invece

accusano il colpo e hanno performances sensibilmen-

te inferiori (circa il 19% del totale) a tutto vantaggio

dell’acqua minerale che si rivela la vera regina (69%).

Segno inequivocabile della sua stretta correlazione

con le abitudini alimentari degli italiani. Situazione dia-

metralmente opposta, invece, nel Regno Unito dove

succhi e soft costituiscono addirittura l’82% a volume

e il 92% a valore.

Europa – Mercato bevande analcoliche a volume

in milioni di litri

Fonte: Statista