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FEBBRAIO 2018 /

Mixer

21

gie certificate e non autoreferenziali sono necessarie

per puntare alla vera eccellenza e al riconoscimento

della tipicitàdell’espresso italianodi qualità. Haquesti

scopi la nostra presenza nel circuito di Conferenza

delle Accademie”.

Il livello di Bazzara Academy è confortato da un’in-

dubbia esperienza sul campo nonché dalla sua ap-

partenenza alla rete di formazione di

SCA

e, a breve,

anchedi

IIAC.

Il sistemadi formazionedell’accademia

in questione non è esente da autocritica tanto da

proporreunmetodostandardizzatoper comprendere

quale sia il gradimento degli allievi rispetto ai corsi

erogati. Un audit che si fonda su quattro elementi,

conclude Bazzara: “La Reazione, per rilevare la sod-

disfazione dei partecipanti. L’Apprendimento, per

valutare le conoscenze apprese, Il Comportamento,

per capire come utilizzeranno quanto trasmesso. E

infine il Risultato, per registrare l’impatto economico

generato dalle nuove competenze sul professionista

o sull’azienda.

FORMAZIONE GLOBALE

Il

Training Center Lavazza

è operativo dal 1979 e

attraverso 55 sedi in 5 continenti (in Italia: Torino,

Padova, Bari, Roma Ca-

gliari, Napoli, Catania,

Milano) forma circa 30

mila persone ogni anno

sucorsi differenti. In Italia

nel 2017piùdi 4.600per-

sone hanno partecipato

a oltre 700 corsi. Come

ha spiegato

Alessandro

Cocco, Italy Training

Center Manager

: “L’o-

biettivo è soprattutto

il potenziamento delle

competenze dei nostri

clienti”. Di recente, la

sede centrale di Torino

è entrata nel circuito di

formazione

Premium

TrainingCampusdi SCA

(Specialty Coffee Asso-

ciation), per garantire

il riconoscimento delle

patenti ai giudici sensoriali e per l’assaggio del caffè

verde (il cosiddetto Q-Grader).

“La nostra velleità – prosegue – è di posizionarci tra

la scuola dell’obbligo e la scuola privata in modo che

i titoli conseguiti possano essere riconosciuti omeglio

certificati per un maggior peso pratico a livello curri-

culare nel mondo del lavoro, laddove per esempio gli

istituti alberghieri offrono un sapere ad ampio spettro

ma poca specializzazione”.

È questo uno dei motivi per cui tra gli intenti di

Conferenza delle Accademie c’è anche l’emissione di

certificati formativi con l’avalloministerialeedopo lasu-

pervisionediuncomitato

scientifico di professori

universitari.

“Credo – conclude Coc-

co”cheun’operazionedi

questogenererivitalizze-

rebbe le filiere del turi-

smo e della ristorazione

sotto il profilo della pro-

fessionalità”.

SCUOLA DI

GELATERIA

ARTIGIANALE

Applicare l’assaggio

scientifico al gelato ar-

tigianale. È il contenuto

dei nuovi corsi lanciati da

Carpigiani Gelato Uni-

versity

, centro di formazione dell’operatore specia-

lizzato nella produzione dispositivi per la creazione

del gelato all’italiana, o mantecato.

“Il legame con la Conferenza delle Accademie ha

come finalità quella di creare un percorso di assag-

gio sensoriale del gelato”, ha spiegato

Kaori Ito,

Di-

rector della Gelato University. Tanto che nel 2017, in

co-progettazione con il

Centro Studi Assaggiatori

,

presso il produttore bolognese sono stati creati due

corsi della durata di una giornata ciascuno. “Il primo

– continua Kaori Ito – è dedicato al gelato artigianale

in generale. Il secondo concerne il gelato al ciocco-

lato artigianale monorigine e il suo abbinamento a

diverse altre pietanze”. In entrambi i casi la docen-

za si è svolta affiancando un esperto gelata-

io artigianale e un assaggiatore sensoriale.

ALESSANDRO

COCCO,

LAVAZZA

KAORI ITO,

CARPIGIANI