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Mixer
/ APRILE 2018
IN PRIMO PIANO
Trend dall’estero
È in fondo la logica della sharingeco-
nomy applicata al fuoricasa: va per la
maggiore, con Uber ormai diventa-
to indispensabile nelle serate in città
ben più del classico (e ben più caro)
taxi inglese nero.
TÈ COME IL CAFFÈ
Il tè delle 5, scones e sandwich al
cetriolo, è un’istituzione inglese che
resiste indomita nei grandi alberghi
del centro, ma la novità in città sono le teerie. Pren-
dete una caffetteria stile Brooklyn, con arredi in legno
grezzo, divanetti eunambienteaccogliente, idealeper
sostare e lavorare, fare quattro chiacchiere tra amici
e consumare uno spuntino, la colazione o un pranzo.
Aggiungeteunpo’ di verde, una lavagna con i piatti del
giorno, un menu articolato con spiegazione su aromi
e origini. Niente di nuovo vero? Ora sostituite il caffè
con il tè. Otterrete la teeria calda e inclusiva, senza
maestri del tè o prezzi da boutique del lusso ma che
sprigiona aromi e propone decine di varietà realizzate
dalla casa sulle tre basi di tè verde, bianco e nero.
HORATIO STREET SOCIAL CLUB
PROPONE UNA CARTA DI
10 COCKTAIL A ROTAZIONE
E SI È RICAVATO UN ANGOLO
ALL’INTERNO DEL NELSON’S
HEAD PUB DI BETHNAL GREEN
VENDITA, DEGUSTAZIONE,
PROPOSTA ALIMENTARE
“NATURALE” CON OPZIONI
VEGANE E GLUTEN FREE,
DOLCI E SALATE: DA YUMCHAA
IN BRICK LANE
LE IDEE DA COPIARE
LA CARNE NON CARNE:
suscita curiosità e ce ne saranno
sempre più versioni. Cresce l’interesse per le proteine vegetali,
e tra i sostituti della carne avanzano anche alghe e, perché no,
gli insetti: perché l’aperitivo al bar deve essere sempre così
standardizzato?
RIPRENDERSI LA CITTÀ:
prendo uno spazio dismesso e ci
metto cibo, cocktail ma anche spazi commerciali e animo con
musica ed eventi culturali. Come in un festival permanente,
d’estate e d’inverno.
SHARING ECONOMY:
anche all’interno di un locale possono
convivere varie anime, la birreria con i cocktail bar, il messicano
con la pizzeria
RISORSE LOCALI:
utilizzare start-up, aziende, professionisti del
quartiere, dal giovane designer all’informatico, al maker che
crea oggetti con la stampante 3d. Spesso condividono la vostra
clientela e con loro è possibile fare accordi di vario tipo, dal
restyling del locale all’offerta al suo interno di servizi alternativi
(mail art, mostre fotografiche o d’arte, esposizione di oggetti per la
casa o la cucina, produttori agricoli locali...)