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Tendenze
mixology
84
mixer
settembre 2014
I
l cocktail è maschio... o
femmina? La domanda,
che all’apparenza sem-
bra priva di senso a me-
no che non la si leghi a
una presunta identificazione
linguistica – il Moscow Mule,
la Caipirinha – sta in realtà
suscitando un vivace dibattito
negli Stati Uniti. Paese che, si
sa, è molto sensibile al politi-
cally correct, fino all’eccesso. E
che quindi non ha per niente
graditol’iniziativadiLosPolitos
III, un ristorante messicano di
Brooklyn che ha proposto una
cartadei cocktail differenziata:
per uomo e per donna. Accuse
di sessismo, commenti feroci
sui social network, inviti al
boicottaggio.
Che non hanno smosso di
un millimetro il proprietario
e barista, nonché promotore
dell’iniziativa, Leo Vasquez.
Lui ha tirato in ballo la filan-
tropia: “L’ho fatto per proteg-
gere le donne. Reggono meno
l’alcool degli uomini e alla fine
escono di qui ubriache, diven-
tando facile preda di chi vuole
approfittarne”.
Più tutela e meno
spese
La carta “al femminile” è di-
versa in tutto e per tutto da
quella “al maschile”: i cocktail
hanno nomi più delicati, come
PinkSangriaoRedPassioneun
minorequantitativodialcool.Il
Red Passion, per esempio, è a
base di Alize, limonata e succo
d’arancia,peruntotaledialcool
del 16%, mentre un Mexican
Ice Tea per uomini con tequi-
la, rum, gin, vodka e kalhua
sfiora percentuali dell’80%. E
ancora: il Melon Ball è a base
di midori e ananas, con una
piccola percentuale di vodka.
La minore quantità di alcool, a
detta dei gestori, ha migliora-
to la vita di tutti: delle clienti,
innanzitutto, che rimanendo
più sobrie hanno un migliore
controllodellasituazione,degli
appuntamenti a due e anche
della rivalità con le altre don-
ne. Pare infatti che, complice
qualche bicchierino di troppo,
siano nate vere e proprie risse
al femminile per la conquista
delle attenzioni del belloccio
di turno. E di conseguenza, ha
facilitatolagestionedell’ordine
anche ai proprietari.
I drink al femminile, chiara-
mente, costanomeno: 9 dollari
Fa discutere la scelta di un locale di Brooklyn di servire una
carta di cocktail diversi per genere. Drink più leggeri tutelano
l’incolumità delle signore, dicono. Ma in molti gridano al
sessismo. E in Italia?
Di Valeria Volponi
Se sei donna, bevi light
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