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NOVEMBRE 2014

Mixer

69

essendo una goccia nel mare

nel panorama delle acquaviti,

la grappa potrebbe scegliersi

clienti danarosi e ambienti

esclusivi. È un’acquavite di

nicchia ed è il nostro distil-

lato di bandiera e come tale

andrebbe trattata dal punto

di vista della narrazione».

«La grappa è un prodotto

complesso, ma ha la ca-

pacità di appassionare”

sottolinea Elvio Bonollo

dell’omonima azienda

padovana, nonché pre-

sidente dell’Istituto Na-

zionale Grappa. “Non

c’è una grappa uguale

all’altra, e in questo la

grappa è compiutamente

italiana, perché richiama

quegli elementi di storia, di

unicità e di arte che contrad-

distinguono il nostro paese

all’estero».

Dunque la prima leva da usa-

re nei mercati esteri è proprio

l’italianità. Prosegue Odello:

«Ogni volta che ha valoriz-

zato nel modo giusto sue

caratteristiche intrinseche

e/o legate al genio italiano

ha avuto successo. Ne sono

un esempio il recupero della

denominazione di vitigno, il

restyling delle confezioni e

l’elevazione in legno: tre ele-

menti che in trent’anni hanno

portato la nostra acquavite di

bandiera nei salotti, e non

solo in quelli italiani. Negli

ultimi test condotti dal Cen-

tro Studi Assaggiatori du-

rante Vinitaly si palesa una

caduta di interesse verso la

grappa a vantaggio di altri

esponenti dell’area del bere

forte. Dunque occorre rim-

boccarsi le maniche e comin-

ciare una nuova narrazione

della grappa».

PRODOTTO,

COMUNICAZIONE,

PACKAGING

Ogni cambiamento va op-

portunamente comunicato.

E quando la dimensione

tendenzialmente ridotta delle

aziende esclude o riduce il

ricorso a grandi campagne

mediatiche, il packaging di-

venta strumento privilegiato

per trasmettere concetti e

valori.

Ma, avverte Elvio Bonollo,

«prima ancora della comuni-

cazione bisogna partire dal

prodotto: la sfida sta nell’e-

quilibro fra tradizione (che

significa vivacità, caratte-

re e ampiezza aromatica) e

modernità (cioè offrire un

prodotto raffinato, privo di

imperfezioni, rispondente a

quegli standard che il con-

sumatore di oggi si aspetta).

Tutto questo si ottiene attra-

verso ricerca e investimenti

sia sulle materie prime sia sul

processo produttivo». Un per-

corso, questo, che può venire

raccontato anche attraverso la

forma di una bottiglia. «Negli

anni passati abbiamo rotto il

concetto imperante della bot-

tiglia cilindrica, introducen-

do un mix di linee decise (so-

lidità, tradizione) ma anche

morbide (come più morbido

ed equilibrato, quindi moder-

no, è il prodotto). Il rame, che

richiama gli alambicchi, dopo

di noi è stato adottato damolti

altri produttori».

Con la recente acquisizione

del Gruppo Averna, anche

il colosso del beverage

Campari fa il suo ingresso

nella categoria della grappa.

Fra il portafoglio prodotti di

Averna infatti figura anche

Grappa Frattina, marca

leader nella categoria di

riferimento, e adatta, in

termini di consumo, sia

alla degustazione che alla

mixability.

CAMPARI