Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  72 / 132 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 72 / 132 Next Page
Page Background

«La difficoltà sta nel conciliare

il taglio classico di un pro-

dotto con l’esigenza di un re-

styling» aggiunge Lisa Tosoli-

ni, responsabilemercati esteri

della distilleria Bepi Tosolini.

«Difficilema non impossibile:

basta vedere cosa fanno in

Francia con il Cognac. Noi cer-

chiamo di attenerci all’idea di

rustico-chic, per esempio con

piccole serie limitate, in colo-

ri diversi, in alcuni casi con

serigrafia in oro. C’è bisogno

di continua evoluzione anche

nel prodotto, sperimentando

invecchiamenti, botti, legni,

innovando ma senza stravol-

gere la tradizione»

Ecco invece cosa afferma

sull’argomento Karin Roner

delle distillerie Roner di Ter-

meno (BZ): «Sicuramente rag-

giungere nuova clientela è il

desiderio di ogni produttore,

ma certo non abbasso la gra-

dazione della grappa per far-

mi apprezzare dai più giovani.

Va invece bene lavorare sulle

caratteristiche del prodotto,

rendendolo più morbido e

amabile, il che va incontro

sia ai giovani sia agli stranieri.

Quanto alla comunicazione,

prima che il messaggio credo

che vada cambiato il cana-

le, aggiungendo per esem-

pio Internet e Facebook alla

tradizionale carta stampata.

Per il resto credo che ogni

produttore debba continuare

a comunicare i propri valo-

ri, anche per non ingenerare

confusione».

…E I COCKTAIL?

La grappa come ingrediente

del bere miscelato: sì o no?

E, se sì, come? La questione

è annosa, ma anche ineludi-

bile, considerando quanto i

cocktail sono diffusi sia nel-

le abitudini dei giovani sia

in quelle di alcuni mercati

esteri forti, come quello an-

glosassone.

«Tutte le volte che la grappa

ha tentato lo svecchiamento

Grappa

DOSSIER

70

Mixer

NOVEMBRE 2014

Distilleria Caffo

LE PROPOSTE

L’azienda lavora con due distillerie,

una in Friuli e l’altra in Calabria

(unica distilleria) in modo da poter

distillare sia i vitigni del nord

che quelli del sud. Il suo must è

la qualità, la sua peculiarità un

portfolio ricco e sfaccettato. Tra

le grappe di punta segnaliamo: la

Sgnape dal Fogolâr Stravecchia e

la Grappa Caffo Morbida.

La prima nasce dalla selezione

di pregiati distillati di vinaccia,

maturati in fusti di rovere per

oltre 18 mesi; la seconda dalla

distillazione di selezionate partite

di vinacce da uve a bacca bianca.

Le grappe Caffo sono vendute

in tutto il territorio nazionale e

stanno registrando un’importante

crescita dei consumi nel Centro

Sud e nel target femminile.

Il focus dell’azienda è nella

ristorazione, vista come il canale

ideale per spiegare, raccontare

e approfondire i“segreti”di un

prodotto nobile e complesso

come la grappa. E proprio con

l’obiettivo di “narrare”la grappa a

esercenti e consumatori finali, nel

2015 il Gruppo Caffo promuoverà

un ciclo di degustazioni.

DA SINISTRA, ELVIO BONOLLO CHE È ANCHE PRESIDENTE DELL’ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA, ANTONIO GUARDA NARDINI

E LA NUOVA GRAPPA DI PINOT NOIR RISERVA DI RONER

GRAPPA SELEZIONE PROVATA TOSOLINI

CON DECANTER KLIMT