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fronte del container ospita unorto verticale che

ricopre tutta la superficie verticale. L’interno è

molto semplice: tavoli e sedute sono costrui-

te artigianalmente; le pareti sono texturizzate

grazie a scritte fatte a mano a tema evocativo.

CIBI BUONI MA SCARTATI

Ad Amsterdam nasce

Instock

(www.instock. nl), un

altro esempio no waste che scardina

le classiche modalità di vendita di cibo. Il suo

nome rappresenta molto bene l’idea del con-

cept. In questo ristorante, infatti, si utilizzano

cibi buoni ma brutti, cioè quelli che vengono

scartati dalla catena della grande distribuzione

per problemi di standarddi qualità. Utilizzando

gli scarti industriali alimentari i ragazzi di In-

stock aiutano a sensibilizzare gli utenti in una

direzione più consapevole e green. Il risultato

è quello di dare la possibilità di un acquisto più

etico ai propri clienti. Frutta e verdura estetica-

mentenonappaganti vengono salvate eportate

nella cucina di Instock per essere cucinate e

proposte nei menù dai piatti davvero invitanti,

belli e non solo buoni.

(https://www.youtube. com/watch?v=NIOYA7iApTY)

Un ultimo caso, sempre in Olanda, è il

Damn

Food Waste pop-up Restaurant (www.dam- nfoodwaste.com) che propone in chiave tem-

poranea una selezione di ottimi cibi di scarto

freschissimi! Presentato al

Dutch Design Week

2014.

E IN ITALIA...

La ricerca della qualità, in questi tre esempi, è

intesa come valore da trasmettere con traspa-

renza nel rispetto dell’ambiente e della salute.

In Italia questa nuova visione viene accol-

ta anche in ambiti diversi e non di retail.

Nel settore della ristorazione aziendale e sco-

lastica il sistema di gestione degli sprechi ha

iniziato ad essere una risorsa e non soltan-

to un elemento negativo. In alcune scuole e

mense, infatti, vengono introdotte delle so-

luzioni per verificare attraverso gli scarti il

“gusto” degli utenti in modo da riproporzio-

nare le tipologie e le quantità di offerta nei

buffet in modo calibrato e personalizzato.

Es. Avanzano troppe carote in insalata? Me-

glio metterne meno, oppure proporle cotte

o addirittura sostituirle con altri vegetali.

M

FEBBRAIO 2015

Mixer

99

Consuelo Redaelli, titolare

dello studio Toolskit di

Milano, è specializzata

in progettazione d’interni

per bar, ristoranti, mense

aziendali, stand,

allestimenti temporanei

fieristici, chioschi e isole

tipiche e di progetti di

comunicazione a 360° e

di eventi, realizzati chiavi

in mano. È anche docente

presso all’Istituto Europeo

di Design Milano IED nel

corso di tesi di interior

design. toolskit.it

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