aprile 2015
mixer
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sua sull’argomento: “Ci sono
i turisti che nei Sassi seguo-
no i cartelli che promettono
pranzo a 15 euro.
A loro non interessa la quali-
tà. Chi viene da noi invece lo
fa perché è stato mandato da
qualcuno o comunque per-
ché sa che tipo di ristorante
siamo.
Vengono anche persone dal-
le altre città finaliste del ban-
do Capitale Europea della
Cultura, per rendersi conto
del perché ha vinto Matera.
Devo dire che rimangono
colpite dal cibo e dall’ospi-
talità”.
Un altro bando, questa volta
promosso localmente dalla
Camera di Commercio di Ma-
tera, riguarda la costituzione
di una “
Banca delle Quali-
tà
” nell’ambito del proget-
to “Dieta Mediterranea ed
Expo 2015”. In previsione
dell’evento di Milano sono
stati avviati un censimento
e una selezione di ricette e
prodotti tipici del territo-
rio e sono state selezionate
delle imprese agroalimen-
tari di eccellenza. La Dieta
Mediterranea dunque come
bandiera di un progetto cul-
turale in senso lato, basato
su elementi gastronomici
oltre che su quelli storico-
architettonici.
Spiega Vito Signati: “Il Cen-
tro Studi per la Dieta Medi-
terranea ha fra l’altro svolto
un lavoro di archiviazione
dei saperi, con dei filmati in
cui le persone anziane han-
no descritto alcune ricette.
Successivamente ha coinvol-
to altre camere di commer-
cio italiane raccogliendo ben
cento ricette tradizionali le-
gate alla dieta mediterranea.
I filmati sono visibili sul
sito
www.meditanetwork.eu. Sul sito del Cesp, inve-
ce
(www.cesp.it), èvisibile
un dossier in cui si analiz-
za il grado di compatibilità
delle ricette materane con
un ‘indice di mediterraneità’
nazionale. Un altro progetto
culturale in senso lato, ma
che include anche l’aspetto
enogastronomico, è ‘Mira-
bilia’, una rete di camere
di commercio di alcuni si-
ti Unesco. Nell’ambito di
questo progetto siamo stati
recentemente in Giappone,
presso la sede dell’Istituto
Italiano di Cultura, parlan-
do anche di eccellenze ali-
mentari del territorio, e in
particolare di olio, un pro-
dotto cui in quel paese sono
particolarmente interessati”.
Ma in cosa consiste la tipicità
materana?
Risponde Francesco Ritella:
“Il pane è la cosa principale.
Io ho portato il pane di Ma-
tera in tutto il mondo, anche
in Australia.
M
Prodotti da forno:
dalla produzione alla
somministrazione con
creatività
Da un lato le produzioni tipiche, dall’altro la
somministrazione. In mezzo, a unire queste due dimensioni,
dei format innovativi legati soprattutto al pane.
Il format di Panecotto
(www.panecotto.it) non è solo un luogo
di degustazione, ma “uno scorcio di Basilicata da vivere in altri
luoghi d’Italia e del mondo”, con un’attenzione particolare
alle piccole aziende. E’ un Franchising Etico in quanto prevede
l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati.
Il Forno di Gennaro
(www.ilfornodigennaro.com) èintitolato
a Gennaro Perrone, uno dei primi formai di Matera. I tempi
cambiano, e oggi il punto vendita dei Perrone ha un aspetto
moderno e accattivante. Vi si vendono pane cotto a legna,
focacce, dolci da festa, friselle, paste da latte, biscotti
tradizionali, rosticceria, taralli. Sempre alla famiglia Perrone fa
capo il sito di e-coomerce
www.paneepace.it).