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Mixer
/ OTTOBRE 2016
RISTORAZIONE
Catene
S
econdo Fipe (Federazione italiana pubblici
esercizi), in Italia, il comparto pizza vale circa
9,5 mld di euro. Un volume di affari comples-
sivochesi èsviluppatoattraverso
lasommadellesomministrazioni in: 14.000
pizzeriespecializzate, 11.000pizzeriespe-
cializzatecon takeaway (asportoedomici-
lio), 12.000pizzerie con ristorante integra-
to, 11.000pizzerie integratecon takeaway
(gastronomie e panetterie). «Nell’insieme
è un segmento della ristorazione sempre-
verde che non ha stagioni – dice
Luciano
Sbraga
, Direttore ufficio studi Fipe –.
Nel contempo è il settore del fuori casa
che ha resistito meglio alla crisi in quanto
garantisce convivialità a cifre modiche».
LA PIZZA CHE
SI
DIFFERENZIA
PIZZA HUT, ROSSOPOMODORO, CIBIAMO, SPONTINI: ECCO LE NOVITÀ
CHE CONDURRANNO I PRINCIPALI PLAYER DEL SEGMENTO A DIVERSIFICARE
LA LORO OFFERTA SPECIALIZZATA
di Marco Oltrona Visconti
Focalizzando l’analisi sul buon rapportoqualità/prezzo
emerge che le pizzerie con servizio al tavolo sono circa
26.000, soprattutto a conduzione familiare e con uno
scontrino medio di 12.20 € per
unamediadi75copertialgiorno:
«Se da un lato il business della
pizzeria per costi e semplicità
di gestione dell’offerta è ac-
cessibile – spiega Sbraga – è
bene specificare che diventa
sempre più difficile creare un
format originale e attrattivo».
Ovviamente la Margherita è la
ricetta più richiesta abbinata ai
soft drink (nel 45% dei casi), alla
birra (30%) e all’acqua (20%).
LA PIZZA
DI SPONTINI:
ALTA, AL TAGLIO,
IN TEGLIA DI FERRO,
COTTA NEL
FORNO A LEGNA
LUCIANO SBRAGA,
DIRETTORE UFFICIO STUDI FIPE