Table of Contents Table of Contents
Previous Page  58 / 114 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 58 / 114 Next Page
Page Background

58

Mixer

/ OTTOBRE 2016

RISTORAZIONE

Catene

S

econdo Fipe (Federazione italiana pubblici

esercizi), in Italia, il comparto pizza vale circa

9,5 mld di euro. Un volume di affari comples-

sivochesi èsviluppatoattraverso

lasommadellesomministrazioni in: 14.000

pizzeriespecializzate, 11.000pizzeriespe-

cializzatecon takeaway (asportoedomici-

lio), 12.000pizzerie con ristorante integra-

to, 11.000pizzerie integratecon takeaway

(gastronomie e panetterie). «Nell’insieme

è un segmento della ristorazione sempre-

verde che non ha stagioni – dice

Luciano

Sbraga

, Direttore ufficio studi Fipe –.

Nel contempo è il settore del fuori casa

che ha resistito meglio alla crisi in quanto

garantisce convivialità a cifre modiche».

LA PIZZA CHE

SI

DIFFERENZIA

PIZZA HUT, ROSSOPOMODORO, CIBIAMO, SPONTINI: ECCO LE NOVITÀ

CHE CONDURRANNO I PRINCIPALI PLAYER DEL SEGMENTO A DIVERSIFICARE

LA LORO OFFERTA SPECIALIZZATA

di Marco Oltrona Visconti

Focalizzando l’analisi sul buon rapportoqualità/prezzo

emerge che le pizzerie con servizio al tavolo sono circa

26.000, soprattutto a conduzione familiare e con uno

scontrino medio di 12.20 € per

unamediadi75copertialgiorno:

«Se da un lato il business della

pizzeria per costi e semplicità

di gestione dell’offerta è ac-

cessibile – spiega Sbraga – è

bene specificare che diventa

sempre più difficile creare un

format originale e attrattivo».

Ovviamente la Margherita è la

ricetta più richiesta abbinata ai

soft drink (nel 45% dei casi), alla

birra (30%) e all’acqua (20%).

LA PIZZA

DI SPONTINI:

ALTA, AL TAGLIO,

IN TEGLIA DI FERRO,

COTTA NEL

FORNO A LEGNA

LUCIANO SBRAGA,

DIRETTORE UFFICIO STUDI FIPE