DOSSIERVINO
Il mercato
56
Mixer
APRILE 2016
Un
2015
da record!
ANCORA GLI SPUMANTI NELLA TOP
TEN DELLE SCELTE “BEVERAGE”
DEI CONSUMATORI NEL FUORI
CASA, SEGUITI DAI VINI DOC/
DOCG. IL RISTORANTE È IL CANALE
D’ELEZIONE PER IL VINO, MA FA
CAPOLINO ANCHE IL SUPERHORECA
DI ANDREA FARALLA
D
opo un 2014 particolarmente negativo dal punto di vista
della produzione, con un calo di circa il 18% dei volumi
produttivi, il 2015 è risultato un anno di crescita record
dove il mercato del vino ha registrato una crescita di pro-
duzionedel
+10,6%
rispetto all’annoprecedente. Non solo
un anno positivo per l’aumento della produzione, che torna ai
livelli del 2010, ma anche perché l’Italia si riprende il primato
mondiale di produttore di vino superandonuovamente la Francia
(che ci aveva scavalcato nel 2014). Certamente, oltre alla parti-
colare stagionalità, che ha influito positivamente sui volumi e
sulla qualità della produzione, ha pesato in maniera decisiva il
trend positivo dell’export che ha superato i 5 punti percentuale
di crescita a valore.
La produzione 2015 è composta per il
53%
da vini rossi
e per il
47% da vini bianchi
. Di questi com-
plessivamente il 45% circa è composto da vini DOC/DOCG,
il 29% da vini IGT, il 7% dal Prosecco e il restante 19% da
altro (vini da tavole, comuni, ecc).
IMPORT/EXPORT
Oltre ai record della produzione, il 2015 è stato anche l’anno
dei record dell’esportazione di vino. Le esportazioni, che
come abbiamo detto
sono cresciute di oltre il 5%
dello
storico a volume, sono state influenzate dal trend positivo
dei vini sfusi, che hanno registrato un aumento del +4% a
valore e dall’ottima performance degli spumanti che hanno
registrato una crescita a valore del +17%. In leggero calo le
esportazioni dei vini sfusi, ma poco rilevanti come ponde-
rata e, per la prima volta, la bilancia commerciale supera i
5 miliardi di euro. Aumentano anche le importazioni di vini
dall’estero che segnano un +3,5% a volume e +9% a valore.
IL VINO NEL FUORI CASA
Restano stabili, con una leggera crescita, i consumi fuori casa
per il vino che crescono appena dello 0,2% in volume e di
+1% a valore. Anche in questo caso la performance migliore è
stata realizzata dagli spumanti, che hanno aumentato i propri
consumi del
+7% rispetto al 2014
e sono cresciuti in termini
di valore di circa il 6,5%. All’interno della categoria dei vini
imbottigliati, i
DOC/DOCG
continuano a essere i preferiti
dagli italiani, che li scelgono nella maggioranza delle loro
occasioni di consumo e gli conferiscono il
50% di quota
dei
volumi (la quota è quasi raddoppiata negli ultimi 10 anni).
Nel 2015 il segmento del DOC/DOCG è cresciuto a valore di
circa il 3%, con un aumento medio di prezzo di circa l’8% (di
cui circa 11% i bianchi e 6% i rossi), mentre i consumi del vino
IGT sono cresciuti di 1% a volume e -0,5% a valore, con una
diminuzione di prezzo di circa l’8% (di cui -9% i bianchi e -7%
i rossi). Nonostante non siano aumentati i consumi di DOC/
DOCG dunque, gli italiani che consumano questa tipologia
di prodotto, hanno continuato a preferire un vino di qualità
a un vino economico nonostante il rialzo dei prezzi. Total-
mente diversa invece la situazione per i consumatori di IGT
che hanno visto una diminuzione dei prezzi per la maggior
parte delle tipologie di vino, anche in considerazione degli
aumenti delle importazioni durante il corso dell’anno (+50%
circa dei volumi di importazioni di IGT).
LE AREE
L’area di forza per i consumi della categoria resta sempre il
nord Italia
, con una percentuale di penetrazione dei consu-
matori di circa il
60%
e una crescita per il 2015 sia in termini
di volumi che di fatturato. Le regioni dove si sono registrati
i migliori risultati in termini di andamento a volume sono il
Veneto, per quanto riguarda il trend di bianchi e Prosecco e
il Piemonte per l’andamento crescente dei prezzi. Al centro
i consumi sono rimasti stabili, con una leggera crescita nel