N
L
CONSULENZE
Cosa deve sapere il gestore che volesse inaugurare il proprio locale con la
presenza di celeb?
“La prima regola è non avere fretta. Per costruire in modo impeccabile un
evento occorre muoversi almeno tre o quattro mesi prima: in questo modo
risulta più facile cercare gli sponsor, studiare l’offerta food&beverage e l’al-
lestimento, individuare un tema portante come filo conduttore, assicurarsi
la presenza delle celeb e inviare gli inviti per tempo, ovvero circa un mese
prima”.
Tre domande a Gianluca “Jef”
All’anagrafe è Gianluca Caruso, fondatore d
agenzia
di eventi nata dieci anni fa a Roma, oggi partner di alcuni dei locali più cool
della capitale: dal room 26 allo Spazio 900.
Come creare serate di successo in discoteca?
“Offrire qualità a un prezzo ragionevole, mantenendo sempre chiaro l’obiet-
tivo: regalare sorrisi ed emozioni. Inoltre, oggi più che mai, occorre cercare
di mantenere la clientela all’interno della disco dall’ora di cena fino al ter-
mine dell’evento. A tal scopo, è bene dividere la serata in due step: alle 20
l’aperitivo-cena e poi alle 23-23,30 la dj session.
I vantaggi sono duplici: proporre l’happy hour alla milanese con un ricco
buffet permette non solo di avvicinare al locale chi ha appena terminato di
lavorare, ma anche di creare un continuum con l’evento musicale. E ancora:
vi suggerisco di coccolare il target dei quarantenni, una clientela esigente,
ma decisamente interessante sia dal punto di vista della capacità di spesa che
dell’immagine”.
E come si avvicinano i quarantenni?
“Organizzando serate ad hoc ispirate agli anni ’70 e ’80 puntando su artisti di
richiamo protagonisti di quel periodo”.
Quali sono i punti di forza delle agenzie specializzate in eventi rispetto ai
consulenti freelance?
“L’agenzia garantisce una maggiore varietà di servizi e di artisti e, in questo
senso, può soddisfare in modo più completo le esigenze dei clienti”.
“TUTELATE il
target dei quarantenni
: QUESTA è una clientela
esigente ma decisamente interessante sia dal punto di vista
della capacità di spesa che dell’immagine”