AGO. SET. 2017
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experience”.
Irene Berni
, guru in
fatto di table setting, decorazione
d’interni e cucina toscana dice che
anche l’occhio vuole la sua parte:
“L’immagine e la mise en place sono
il biglietto da visita; certo non sosti-
tuiscono il piatto, ma lo completano
e lo supportano sino a essere ancora
più gradevole”. Evans: “Se il piatto
è favoloso, deve esserlo anche il
bagno. L’illuminazione poi è fon-
damentale”.
Gli errori da evitare, per chi si rela-
ziona con i food blogger sono diversi.
Per la Evans “è meglio puntare sul
rapporto intimo”. Per la Berni “gli
errori nei confronti dei clienti sono
molteplici: sta all’intelligenza della
persona offesa valutarne la gravità.
Personalmente, lavorando stretta-
mente col pubblico, mi immedesi-
mo spesso in chi lavora”. Spesso sul
campo a fronteggiarsi, e vivendo di
dritte, i food blogger devono essere
costantemente aggiornati su tutto e
tutti. “Mi piace seguire le segnalazioni
dei miei follower, tanto quanto ado-
ro scoprire posti nuovi, viaggiare”,
rivela la Agnelli. “Sono una blogger
fortunata, non ho bisogno di gira-
re o esser presente perché spesso
gli eventi a cui vorrei partecipare
avvengono proprio qui”, segnala la
Berni. Per Gardenia tutto dipende
da quando “alcuni appassionati ed
esperti di cibo diventano food blog-
ger apprezzati per la semplicità del
proprio stile e la loro sincerità”.
Il grado di fiducia che ha un utente
nei confronti del food blogger poi
fa la differenza, per Gardenia. “In
generale penso che i blogger e gli
influencer condizionino parecchio
il pubblico, in modo positivo. Per-
sonalmente sono spesso soddisfatto
nel provare quello che i miei blog-
ger preferiti consigliano”. Serve uno
zoccolo duro di persone che ti se-
guono con affetto e costanza, che
si fidano e che volentieri seguono
i consigli. I food blogger sono in
fondo la proiezione dei desideri o
delle
invidie del lettore: immagini e
IN TAVOLA
Irene Berni
Quello che piace a Irene
Chiara Maci
I canali maggiormente utilizzati
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