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RISTORAZIONE
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mixer
maggio 2014
Prenotazioni & disdette
perfino che venisse negata la
prenotazione».
Infine, ci si può dirigere verso
unatuteladitipoeconomico.Le
opzioni in questo ambito sono
essenzialmente due. Si può ri-
chiedereunacconto,cashocon
addebitosucartadi credito; nel
primo caso, si impone tuttavia
al cliente il disagio di presen-
tarsifisicamentepressoillocale
nei giorni precedenti alla data
di prenotazione, mentre nel
secondo lo si mette nella con-
dizione non sempre ben accet-
ta di comunicare dati sensibili.
Inalternativa, si puòprevedere
una penale, previa richiesta al
momento della prenotazione,
del numero di carta di credito.
Qui però la faccenda si com-
plica: non è facile
infattistabilireilpe-
rimetro di regole in
base alle quali fare
scattare l’applica-
zione dell’eventua-
le risarcimento. Chi
ne stabilisce infatti
l’entità? Quali sono
i tempi utili per la
rinuncia? E in quali
casi si può parlare
di “legittimo impe-
dimento” da parte del cliente?
E ancora, qual è la tolleranza
sul ritardo?
aSSoCiaZioNi iN CamPo
Nonostante riveli qualche
criticità, quella della penale
appare comunque la soluzione
più efficace, tanto che proprio
verso quest’ultima si stanno
muovendoanche leassociazio-
ni di settore. «Abbiamo preso
contatto con i principali istituti
di emissione di carte di credito
- anticipa Marcello Fiore, diret-
tore generale di Fipe - per met-
tere a punto un sistema simile
a quello già in vigore per gli
alberghi. Nel caso
della ristorazione
peròdobbiamofare
i conti con variabi-
li più numerose e
complesse, a parti-
re dalla mancanza
di un prezzo fisso
che consenta di
determinare una
penale altrettanto
fissa. Un ostacolo che, a mio
avviso, potrebbe essere risol-
to rifacendosi al prezzo medio
della ricevuta fiscale. Quanto
poi al tempo della disdetta,
penso che dovrebbe essere
calcolato in base alla lista di
attesa del singolo locale e in
funzione del giorno e dell’o-
ra».Interminioperativi,«stiamo
poi pensando alla definizione
di una tipologiadi contrattosti-
pulato tra ristoratore e cliente
e avallato istituzionalmente da
organismi super partes come
Unioncamere - spiega Alfredo
Zini, vicepresidente delegato
all’organizzazione di Fipe -. E
gli incontri in tal senso sono in
fase avanzata. Questa ipotesi
però prevede l’introduzione di
unpassaggioformalecheauto-
rizzi il prelievo concordato in
caso di mancata fruizione del-
la prenotazione. Un passaggio
chedovràpresumibilmentees-
sereeffettuatoviainterneteche
quindi richiederà ai ristoratori
di attrezzarsi con siti ad hoc».
All’introduzione della penale
sta inoltre lavoran-
do anche Unione
Italiana Ristoratori.
«Abbiamo ricevuto
un via libera in tal
senso sotto il profi-
lo legale - racconta
il vicedirettoreese-
cutivo Mario Pal-
mieri - e ora stiamo
pensandoallacrea-
zione di un’app per
smartphone e tablet
attraverso la quale i ristoratori
potranno chiedere, nel caso la
prenotazione non venga ese-
guita,l’autorizzazionealcliente
alpagamentodi unacifrastabi-
lita. Il sistemaprevedecheogni
gestore individui l’ammontare
del risarcimento e i casi nei
quali richiederlo. Una flessibi-
lità che ci auguriamo aiuterà a
fare ben accettare questo pro-
cesso anche ai clienti corretti,
che non dovrebbero risentirsi
di fronte alla richiesta di una
garanzia».Unpuntosucuilaca-
tegoriapareperòaverequalche
dubbio. «Sono con-
vintochel’adozione
di misure di tutela
disincentiverebbe
la mia clientela» di-
ce D’Agostino, cui
fa eco anche Fer-
rari: «Appoggerei
senz’altro lanascita
di azioni di questo
tipo, ma credo an-
che che l’80% dei
miei clienti non
le approverebbe». La strada
da percorrere per risolvere
il problema insomma non si
prospetta breve.
M
alFredo ZiNi
Marcello Fiore
RISERVATO
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