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egoraro è un nome
che rappresenta qua-
lità ed esperienza e,
seppure come paro-
la potrebbe avere un
suono particolare per il po-
polo cinese, a Tianjin suona
di certo familiare.
Suo papà, Renato, è stato
il primo italiano a rimette-
re piede nella Concessione
Italiana a Tianjin e che ha
saputo costruirsi un pic-
colo impero imprendito-
riale legato al mondo del
Food&Beverage.
Da qualche annoGabriele vive
e lavora in Cina dove, oltre a
gestire con il padre due risto-
ranti, ha messo in atto il primo
esperimento di nightlife all’i-
taliana in Cina e ci racconta
come il progetto abbia cambia-
to forma per adeguarsi meglio
all’ambiente socioculturale del
Paese del Dragone.
Un anno emezzo fa hai aper-
to e preso in gestione diretta
il Mama Mia Music Club, un
locale partito da tre assunti:
qualità, cura dei dettagli e
una ricca selezione di coc-
ktail. Poi che è successo?
Conunabuonadosedi ramma-
ricoma anche tanta razionalità
ho capito che era arrivato il
momento di abbandonare il
progetto del Mama Mia Music
Club e di occuparmi solo della
partecontabileedellagestione
del magazzino.
Purtroppo il progetto com’era
stato ideato, con una conce-
zioneprettamente europeadel
nightlife e cocktail di qualità,
faticava a decollare.
Ho pertanto deciso di darlo di-
Cocktail
mixer lab
Bartending made
in italy in oriente:
Mission impossible
o tempismo da
cambiare?
a cura di
manuel messina
planet one service
In Cina solo
ristorazione
o anche
cocktail?
84
mixer
maggio 2014
Al di fuori delle
grandi metropoli è
difficile trovare in
Cina dei locali che
abbiamo puntato
sulla cultura dei
cocktail
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