APR. MAG. 2014
42
D
a vino citato da Virgilio
nella suaQuinta Bucolica,
a prodotto social capace
di proporre un consumo
scevro da sovrastrutture e sofismi,
che punta al cuore ed è schietto e
spumeggiante, come solo gli emiliani
dello stereotipo sanno essere. Il lam-
brusco è entrato in una nuova era, 2.0
per utilizzare la terminologia dell’era
digitale, nella quale questo vino non
sente più nessuna sudditanza psi-
cologica nei confronti delle grandi
produzioni nazionali, vini importanti,
da invecchiamento, anzi si fa forza
delle sue caratteristiche peculiari, la
giovinezza, la spuma, il basso tenore
alcolico, la capacitàperfetta, elaborata
in secoli e secoli, di sposarsi alla ricca
cucina di questo angolo d’Emilia.
Alcuni produttori tra Parma, Reggio-
Emilia, Modena e Mantova, queste le
aree di produzione del Lambrusco,
ognuna con la sua specificità in vigna
e in cantina, hannodatonuovo smalto
a questo vino, dopo un lungo periodo
buio nel quale la quantità aveva preso
il sopravvento sulla qualità, tornando
alle origini, dando un sincero slan-
cio qualitativo e un’immagine più
moderna, che non rinnega la lunga
tradizione, ma che la rende appetibile
anche a un pubblico più eterogeneo
e più vasto.
Scordate decanter e balo-
on,
il Lambrusco fornisce ilmegliodi
sé grazie alla sua semplicità d’approc-
cio e in abbinamento con i piatti della
tradizione d’Emilia. Paste all’uovo con
ragù, oppure ripiene, asciutteo inbro-
do(tortelli,tortellini,cappellettietante
altre preparazioni che hanno la stessa
matrice culturale, ma nomi diversi a
seconda del campanile), formaggi ti-
pici come il Parmigiano-Reggiano o i
salumicheinquest’areatrovanolaloro
espressionepiùalta.Magari inabbina-
mentoaquei bocconi di pane frittoche
cambiano di nome lungo l’asse della
via Emilia (torta fritta, gnocco fritto),
ma che rappresentano l’ossatura del
classico pasto “social”, consumato tra
amici. Il Lambrusco va servito freddo
edèun’altradellepeculiaritàdi questo
rosso frizzante che continuerà a dire
la sua anche sul mercato internazio-
nale e iperconnesso nel quale stiamo
vivendo oggi.
Dall’osteria al wine bar, il Lambrusco,
vino tra i più venduti in Italia, è un archetipo
del legame con il territorio e interpreta appieno
le nuove tendenze del consumo
IN TAVOLA
La semplicità del Lambrusco
di Pietro Cinti
